Frasi da libro
Molto forte, incredibilmente vicino

Molto forte, incredibilmente vicino è il secondo romanzo di Jonathan Safran Foer, pubblicato nel 2005. È stato uno dei primi romanzi ad affrontare il tema degli attacchi terroristici dell'11 settembre.

“Quel segreto era il buco al centro di me stesso dove cadeva ogni felicità.”
Origine: Molto forte, incredibilmente vicino, p. 86

“Non ci si può difendere dalla tristezza senza difendersi dalla felicità.”
Extremely Loud and Incredibly Close

“Chiunque creda che un secondo passi più in fretta di dieci anni non ha vissuto la mia vita.”
Origine: Molto forte, incredibilmente vicino, p. 200

“Che rimpianto, pensare che serve una vita per imparare a vivere, Oskar.”
Extremely Loud and Incredibly Close

“Il tempo passava come una mano che saluta da un treno sul quale avrei voluto essere.”
Origine: Molto forte, incredibilmente vicino, p. 243

Variante: E il cuore mi va in pezzi, certo, in ogni momento di ogni giorno, in più pezzi di quanti compongano il mio cuore, non mi ero mai considerato di poche parole, tanto meno taciturno, anzi non avevo proprio mai pensato a tante cose, ed è cambiato tutto, la distanza che si è incuneata fra me e la mia felicita, non era il mondo, non erano le case in fiamme, ero io con il mio pensiero, il cancro di non lasciare mai la presa, l'ignoranza e forse una benedizione, non lo so, ma a pensare si soffre tanto, e ditemi, a cosa mi è servito pensare, in che grandioso luogo mi ha condotto il pensiero? Io penso, penso, penso, pensando sono uscito dalle felicita un milione di volte, e mai una volta che vi sia entrato.
Origine: Molto forte, incredibilmente vicino, p. 30

“[…] qualche volta sono schiacciato sotto il peso di tutte le vite che non sto vivendo.”
Origine: Molto forte, incredibilmente vicino, p. 130

“Diventava difficile tenere a mente tutte le cose che non sapevo.”
Origine: Molto forte, incredibilmente vicino, p. 174

“Il mondo non è orribile […] ma è pieno di gente orribile!”
Origine: Molto forte, incredibilmente vicino, p. 175

“Io non ho mai confuso quello che avevo con quella che ero.”
Origine: Molto forte, incredibilmente vicino, p. 193

“Gli dicevo che avevo gli occhi guasti perché volevo che si curasse di me.”
Origine: Molto forte, incredibilmente vicino, p. 195