“E si copriva la faccia colle mani, il povero giovane, e molte volte, in seguito, durante la sua vita, tremò vedendo quanta inumanità sia nelle creature umane, quanta feroce volgarità si nasconda nella mondanità raffinata e illuminata, e, Dio mio! persino negli uomini che il mondo tiene per nobili e onesti.” Nikolaj Vasiljevič Gogol (1809–1852) scrittore e drammaturgo ucraino Il mantello; 2000, p. 184 Su Dio , Sui giovani , Sulla vita , Sugli uomini
“L'uomo esiste in un libero incontro con l'altro essere umano, in una vivace relazione tra ciascuno e il suo prossimo, tra io e tu, uomo e donna. Un essere isolato e rinchiuso in sé non è un essere umano. L'io senza tu è inumano. È inumano l'uomo senza la donna e similmente la donna senza l'uomo. Umanità significa co-umanità e quel che non significa co-umanità è inumanità. Siamo esseri umani in quanto siamo associati, in quanto ci consideriamo reciprocamente esseri umani, ci ascoltiamo, parliamo insieme, ci sosteniamo a vicenda e – sia ben chiaro – facciamo tutto ciò volentieri e liberamente.” Sergio Rostagno (1934) teologo italiano ibidem, pp. 82-83
“[…] Heydrich fu una personalità tutt'altro che solida. Dietro la statura minacciosa nella sua inumanità solo apparentemente salda e imperturbabile, si nascondeva un temperamento nervoso facilmente eccitabile, che conosceva i suoi tormenti segreti ed era continuamente assalito da angosce, amarezze e odio verso se stesso. […] Reinhard Eugen Heydrich era segnato da un marchio indelebile che lo faceva soffrire le pene dell'inferno: aveva antenati ebrei. (Parte seconda: Tecnici e realizzatori del regime autoritario, Capitolo 3 Reinhard Heydrich: il successore, p. 163)” Joachim Fest (1926–2006) storico, giornalista e saggista tedesco Il volto del Terzo Reich Inferno , Sul segreto , Sull'odio , Personalità