Frasi di Francesco De Gregori

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“Non conosce paura | l'uomo che salta e vince sui vetri | e spezza bottiglie, ride e sorride | perché ferirsi non è possibile, | morire meno che mai e poi mai.”

“E un gallo si mise a suonare la sveglia, | per quanto la notte fosse ancora ubriaca | e Giuda fosse ancora un ragazzo.”

“Paese di terra, terra di fumo, | paese di figli di donne di strada. | E dove se rubi non muore nessuno, | e dove il crimine paga. | C'è un segno di gesso per terra | e la gente che sta a guardare | Qualcuno che accusa qualcuno, | però lo ha visto solamente passare. | E nessuno ricorda la faccia del boia, | è un ricordo spiacevole. | E resta soltanto quel segno di gesso per terra | però non c'è nessun colpevole.”

“"Non c'è nessun motivo di essere nervosi", | ti dicono agitando i loro sfollagente.”

“E sotto gli occhi della Fraternità | la Libertà con un chiodo tortura la Democrazia. (da Tempo reale, n. 4)”

“E voglio vivere come i gigli nei campi, | come gli uccelli nel cielo campare. | E voglio vivere come i gigli nei campi | e sopra i gigli nei campi volare.”

“E andiamo a Genova coi suoi svincoli micidiali.”

“E intanto milioni di rose rifluivano sul bagnasciuga | e chissà se si può capire | che milioni di rose non profumano mica | se non sono i tuoi fiori a fiorire, | se i tuoi occhi non mi fanno più dormire.”

“Buonanotte, buonanotte fiorellino, | buonanotte tra le stelle e la stanza. | Per sognarti devo averti vicino, | e vicino non è ancora abbastanza.”

“Buonanotte, buonanotte amore mio, | buonanotte tra il telefono e il cielo.”

“Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo | e la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro. | Ho ancora i tuoi quattro assi, | bada bene di un colore solo: | li puoi nascondere o giocare con chi vuoi, | o farli rimanere buoni amici come noi.”