Friedrich Nietzsche: Frasi popolari (pagina 3)

“Anche Dio ha il suo inferno; è il suo amore per gli uomini.”

“L'albero della conoscenza. – Verosimiglianza, ma non verità: parvenza di libertà, ma non libertà – è per questi due frutti che l'albero della conoscenza non può venir scambiato per l'albero della vita.”

“Potrei credere solo a un dio che sapesse danzare. E quando ho visto il mio demonio, l'ho sempre trovato serio, radicale, profondo, solenne: era lo spirito di gravità, grazie a lui tutte le cose cadono. Non con la collera, col riso si uccide. Orsù, uccidiamo lo spirito di gravità. Ho imparato ad andare: da quel momento mi lascio correre. Ho imparato a volare: da quel momento non voglio più essere urtato per smuovermi. Adesso sono lieve, adesso io volo, adesso vedo al di sotto di me, adesso è un dio a danzare, se io danzo.”

“Dove mai l'uomo non sarebbe vicino agli abissi? Non è il vedere stesso un vedere abissi?”

“Creare - questa è la grande redenzione dalla sofferenza, e il divenir lieve della vita. Ma perché vi sia colui che crea è necessaria molta sofferenza e molta trasformazione. Sì, molto amaro morire dev' essere nella vostra vita, o voi che create! Solo così siete coloro che difendono e giustificano ogni cosa peritura.”

“Bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante.”

“In verità, non potreste portare, o uomini del presente, maschera migliore della vostra stessa faccia!”

“O scaltri naviganti! | Rovine di stelle antiche! | Voi mari del futuro! Insondati cieli! | a tutti i solitari getto ora il mio amo: | rispondete all'impazienza della fiamma, | catturate per me, pescatore su alti monti, | la mia settima, ultima solitudine! – –”

“Per vivere soli bisogna essere o un animale o un dio – dice Aristotele. Manca il terzo caso: bisogna essere l'uno e l'altro – un filosofo…”

“Invece di desiderare che ci conoscano come siamo, desideriamo che gli altri pensino di noi il meglio possibile; desideriamo quindi che si ingannino su di noi: ciò significa che non siamo fieri della nostra unicità.”

“La verità non vuol altro dio all'infuori di sé. – La fede nella verità comincia con il dubbio in tutte le «verità» credute sino a quel momento.”

“E se impariamo a gioire meglio, disimpariamo nel modo migliore a far male agli altri e ad escogitar nequizie.”

“E come potrei sopportare di essere uomo, se l'uomo non fosse anche poeta e solutore di enigmi e redentore della casualità!”

“Si ripaga male un maestro, se si rimane sempre e solo un discepolo.”

“Chi sale sui monti più alti ride di tutte le tragedie e tragicommedie.”

“Stato chiamo io il luogo in cui tutti bevono veleno, buoni e cattivi: Stato il luogo in cui tutti si perdono, buoni e cattivi: Stato il luogo in cui il lento suicidio di tutti si chiama "vita".”

“Quanto più in alto sali, tanto più piccolo ti vede l'occhio del l'invidia.”

“E tutti odiavano furiosamente chi aspirava alla conoscenza e a quella più recente delle virtù che ha nome sincerità.”

“Inventatemi la giustizia che assolva tutti tranne coloro che giudicano!”