Frasi di Gena Showalter

“«Puoi baciarmi, se vuoi» lo invitò provocante.
Per un attimo parve che il cuore e il respiro di Aeron si fermassero, mentre i suoi occhi si accendevano di una luce infuocata. «Non dovrei. Sei un angelo.»
«Caduto» gli ricordò lei per l’ennesima volta. «L’altro giorno sarei potuta morire. Sarei potuta morire anche oggi e in tal caso sarei morta senza conoscere il tuo sapore. Che peccato, dal momento che è tutto quello che desidero.»
«Non dovrei» ripeté lui. Si chinò in avanti, ma purtroppo si fermò appena prima di sfiorarla.
Olivia cercò di soffocare un grido di frustrazione. «Spiegami perché.»
«Non ho bisogno di distrazioni.» Be’, almeno non si era tirato indietro. «Non ho bisogno di una donna. Non ho bisogno di niente.»
In effetti, nessun uomo pareva così deciso a restare solo. «Be’, io ho bisogno di distrarmi» dichiarò Olivia invece di mettersi a discutere. Gli posò una mano sul collo e lo attirò a sé.
Aeron avrebbe potuto opporre resistenza e fermarla, ma non lo fece e cadde su di lei. Rimasero a guardarsi negli occhi a lungo: il corpo di lui la inchiodava al letto e nessuno dei due sembrava in grado di respirare.
«Aeron» sussurrò Olivia infine.
«Sì?»
«Non so cosa fare» ammise lei.
«Io sì» rispose lui di slancio. Poi le coprì la bocca con la propria.”

“«Un giorno qualcuno ti affascinerà e incanterà, tanto che lo desidererai con ogni fibra del tuo essere. Spero che ti faccia impazzire e che ti respinga, almeno per un po’, così forse capirai una minima parte del mio dolore.»”

“«Occhi dorati, capelli rossi. O meglio, d’oro rosso.»
Lo sguardo azzurro di Anya lampeggiò all’improvviso. «Mmh, interessante.»
«Che cosa? Il colore dei suoi capelli?» Lo sapeva bene: aveva voglia di affondarvi le dita, di spargerli sul cuscino e sulle proprie cosce.
«No, il fatto che tu l’abbia definito d’oro rosso» replicò Anya con una risatina. «Il piccolo Sabie si è preso una cotta?»
Lui stringe i denti e arrossì. Maledizione!
«Oh-oh. Fantastico. Guarda un po’ chi si è innamorato mentre esplorava tutte quelle piramidi.»”

“«Lo fai di continuo» osservò Strider, riscuotendo Sabin dalle sue cupe riflessioni.
«Che cosa?» chiese Gwen. Aveva una voce un po' rauca e affannosa; all'inizio pensava che quel timbro fosse dovuto alla fatica, ma ora lo trovava incredibilmente sexy.
«Guardare Sabin. Ti interessa?»
«Certo che no!» rispose lei con foga.
Sabin cercò di non aggrottare la fronte. Avrebbe preferito una breve esitazione, invece di quella risposta veemente e immediata.
«Invece credo che ti interessi» ridacchiò Strider. «Farei un favore a entrambi se ti facessi cambiare idea su di lui.»”

“Santo cielo, per amore divento un idiota.”

“Reyes la prese in braccio con un mugolio e i due scomparvero nella fortezza; le risatine di Danika erano l’unica prova della loro presenza.”

“«Quando sono vicino a te, il mondo è silenzioso.»”

“Reyes cercò di immaginare il suo sapore. Dolce, per la sua aria angelica? O amaro, per i suoi occhi diabolici?”

“«Non sono una dei tuoi uomini; non puoi darmi ordini» si ribellò Gwen.
«Se fossi una dei miei uomini, in questo momento mi vergognerei dei miei pensieri.»”

“«Voglio una stanza tutta per me.»
«No.»
«No e basta?»
«Esatto: tu resti qui.» Le parole con me non vennero pronunciate, ma erano sottintese. «Non ho vissuto a lungo a Budapest e non ho passato molto tempo in questa camera, ma è mia.» Come lo sei tu. Anche questo era sottinteso.”

“«E se al suo ritorno, il dolore ti passerà e dovrai ricominciare a tagliarti? La vorrai ancora?»
«Mi farei tranquillamente a pezzi se solo potessi averla.»”

“«Stiamo davvero per fare sesso?» chiese Ashlyn senza fiato, la voce vibrante di timida speranza.
«Oh, sì» rispose Maddox avanzando verso di lei. «Puoi starne certa, bellezza.»”

“«Eppure sei qui, nel mio letto.» E ci sono anch'io, incapace di lasciarti andare.”

“«Tu sei Anarchia. Dubito che ti preoccupi dei sentimenti altrui.»
«Non sai niente di me» ribatté seccamente.
«So che balli come se stessi facendo l'amore e so anche che hai il sapore della rovina di un uomo.»”

“A volte quello che vogliamo non è quello di cui abbiamo bisogno.”

“To answer your question, you want me because I'm made of awesome.”

“There’s a really stupid saying: When life hands you a lemon, make lemonade. Well, I have a better saying: When life hands you a lemon, shove that lemon up its stupid butt.”

“Roses are red, violets are blue, I have five fingers, the middle one is for you.”

“You are such a chick.”
I widened my eyes in mock surprise.
“No way. Are you sure?”

“Cole chuckled, saying, “Fear of spiders is arachnophobia, and fear of tight spaces is claustrophobia, but fear of Ali Bell is just called logic.”

“When is your birthday?” (…)
Wide silver-gold eyes swung to him. “You don’t know?”
“No.”
Pouting, she twirled a strand of her hair. “How can you not know?”
“Do you know mine?” he asked.
“Of course I do. It’s the day you met me.”

“Life's too short to pretend and play games like that. I want to spend my time hanging out with people who make me feel good about myself. People who make me happy.”

“Do you think it takes true pain to experience true pleasure?”

“My fur is silky, damn it.”

“Hate is too mild of a word. But it's nothing personal, I don't think.”

“To you I belong. My heart beats only for you. No other will tempt me, from this day and beyond. To you I belong.”

“Do you know the definition of insanity? Doing the same thing over and over and expecting different results."

"Wrong. That's the definition of determination.”

“Let’s play a little game I like to call Cole’s in Charge and Ali’s Not.”

“Those we love, we can grow to hate. And life… life can be perfect one minute and in shambles the next.”

“I think I need to avoid the world today. There’s no way I
can adult.”

“I don't hate you.. I just don't like that you exist”

“You are mine, woman, and I am yours. Until you, my life was desolate. I existed, but I didn't truly live. Now I live, even in my death.”

“Sometimes what we want isn't what we need.”

“People are the most difficult thing in the world to change”

“… the devil on my right shoulder must have brutally strangled the angel on my left…”

“I tried to tell you. You said you didn't care, remember?"
A muscle ticked below his eye. "You should have told me anyway."
"While you had barbells within your reach? Please. I'm Disease, not Stupid.”

“I'm William, but you can call me Sexy. Everyone does.”

“Don't look now, but that's my ex over there."
Surely I'm not the only one who takes "don't look now" as "there's no better time than now." I looked.
"Bad, Ali!" Another slap to my arm. "Bad, bad, bad Ali! Have you no self control?”

“I’m not a bad person. I haven’t killed anyone. I (rarely) lie. I don’t kick little puppies. So why do people look at me as if the world would be a better place without me?”

“Demon?” Gwen gasped out. Her back jerked ramrod-straight, and her face leeched of
color. “Did you just say demon?”

Oh, uh…did I say that?” Strider once again glanced around the plane helplessly. “No, no.
I think I said seaman.”

“That's because I'm made of awesome."

"And dipped in awesome."

"And sprinkled with awesome."

"Gods, I love the taste of awesome.”

“You keep running and one day when you stop running your going to fall, and I'm going to be there to catch you.”

“Once I learned, I went online and ordered every romance novel I could find. They're fairy tales for grown-ups.”

“Yes, men are pigs. Except your brother, of course. He's actually a decent human being. Almost a woman.

-Jillian's mother”