“Io, il mio discorso l'ho fatto. Ora, a voi preparare il discorso funebre per me.”
affermazione rivolta ai suoi compagni dopo l'accusa a Mussolini di elezioni truccate dai fascisti; citato in Emilio Lussu, Marcia su Roma e dintorni, Einaudi, 1976
Giacomo Matteotti è stato un politico, giornalista e antifascista italiano, segretario del Partito Socialista Unitario, formazione nata da una scissione del Partito Socialista Italiano.
Fu rapito e assassinato da una squadra fascista capeggiata da Amerigo Dumini, probabilmente per volontà di Benito Mussolini, a causa delle sue denunce dei brogli elettorali attuati dalla nascente dittatura nelle elezioni del 6 aprile 1924, e delle sue indagini sulla corruzione del governo, in particolare nella vicenda delle tangenti della concessione petrolifera alla Sinclair Oil. Matteotti, nel giorno del suo omicidio avrebbe dovuto infatti presentare un nuovo discorso alla Camera dei deputati - dopo quello sui brogli del 30 maggio - in cui avrebbe rivelato le sue scoperte riguardanti lo scandalo finanziario coinvolgente anche Arnaldo Mussolini, fratello del duce. Il corpo di Matteotti fu ritrovato circa due mesi dopo.
“Io, il mio discorso l'ho fatto. Ora, a voi preparare il discorso funebre per me.”
affermazione rivolta ai suoi compagni dopo l'accusa a Mussolini di elezioni truccate dai fascisti; citato in Emilio Lussu, Marcia su Roma e dintorni, Einaudi, 1976
dall'introduzione a Un anno di dominazione fascista
“Nessuno può collaborare agli inganni capitalistici della più trista fata Morgana.”
da Avanti!, 4 gennaio 1922
da Machiavelli, Mussolini and Fascism, English life, luglio 1924, pp. 87 e sgg., citato in M. Canali, Il delitto Matteotti Bologna, Il Mulino, 1997
“Ho una dichiarazione sola da farvi: che non vi faccio dichiarazioni.”
frase ironica rivolta a fascisti che lo minacciavano in un paesino del Veneto; da Discorsi parlamentari, Stabilimenti tipografici C. Colombo