da Quaderni della SIF, Periodico della Società Italiana di Farmacologia, 6/2006
Gian Luigi Gessa è uno psichiatra e farmacologo italiano.
È docente di Neuropsicofarmacologia all'Università di Cagliari dove ha diretto per lungo tempo il Dipartimento di neuroscienze. È il responsabile del gruppo italiano sullo studio delle dipendenze da droghe e da farmaci, dirigendo in materia anche gruppi di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Come ricercatore ha lavorato ai National Institutes of Health di Bethesda diretto dal Professor Bernard Beryl Brodie ed al Scripps Research Institute di La Jolla , prima di tornare in Italia e divenire uno dei più autorevoli esperti nella ricerca neurofarmacologica.
Sotto la sua direzione il Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Cagliari si è classificato al ventitreesimo posto al mondo tra gli istituti di ricerca nel campo della Farmacologia. La Neurofarmacologia di Cagliari è stata anche riconosciuta dal Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica quale "Centro di Eccellenza" per la ricerca sulla Neurobiologia delle Tossicodipendenze.
Gian Luigi Gessa è a capo del CICAP Sardegna e membro del comitato scientifico della "Rivista di Psichiatria" con sede all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Ha ricoperto inoltre il ruolo di presidente della Società Italiana di Farmacologia . Attualmente è professore emerito di farmacologia presso l'Università di Cagliari e membro associato dell'Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Per la sua attività di ricerca ha ricevuto dall'Accademia Nazionale dei Lincei il Premio Camillo Golgi.
Nel 2004 scende in politica al fianco di Renato Soru con altri intellettuali sardi di spicco quali Giulio Angioni, Francesco Pigliaru e Giovanna Cerina, si candida a consigliere regionale nella lista di Progetto Sardegna e viene eletto con 4613 preferenze.
Dal 2 giugno 2006 è Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica.
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da Quaderni della SIF, Periodico della Società Italiana di Farmacologia, 6/2006