da una lettera ai genitori, 8 ottobre 1941
Origine: Citato in Michele Bianco, Antonio De Simone Palatucci, Giovanni Palatucci: un olocausto nella Shoàh, Accademia Vivarium novum, 2003, p. 108. ISBN 8887637377
Giovanni Palatucci è stato un poliziotto italiano, vice commissario aggiunto di pubblica sicurezza e Medaglia d'oro al merito civile.
Inizialmente addetto all'ufficio stranieri dal 12 novembre 1937 e poi reggente della Questura di Fiume sino al 13 settembre 1944, quando fu arrestato dai tedeschi delle SS e internato il 22 ottobre successivo nel campo di concentramento di Dachau con il numero 117826, dove morì di stenti il 10 febbraio 1945, 78 giorni prima della liberazione del campo.
Nel 1952 lo zio vescovo Giuseppe Maria Palatucci raccontò che il nipote durante la sua permanenza a Fiume aveva salvato «numerosissimi israeliti». Da allora Giovanni Palatucci è salito agli onori sia in Israele , sia presso la Chiesa cattolica , sia presso la Repubblica Italiana .
Nel 2013 il Centro Primo Levi ha avanzato alcuni dubbi sulla corretta ricostruzione storica delle vicende legate alla figura di Palatucci. A seguito di questa ricerca la figura di Palatucci è stata rimossa da un'esposizione al Museo dell'Olocausto di Washington e lo Yad Vashem e il Vaticano hanno iniziato a esaminare la nuova documentazione emersa.
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da una lettera ai genitori, 8 ottobre 1941
Origine: Citato in Michele Bianco, Antonio De Simone Palatucci, Giovanni Palatucci: un olocausto nella Shoàh, Accademia Vivarium novum, 2003, p. 108. ISBN 8887637377