Jane Austen: Frasi popolari (pagina 7)

“Sono la creatura più felice del mondo. Forse altre persone lo hanno già detto prima, ma non con una tale giustizia. Sono più felice persino di Jane; lei sorride soltanto, io rido.”

“Dai a una ragazza un'educazione e introducila correttamente nel mondo, e dieci a uno avrà i mezzi per sistemarsi bene, senza ulteriori spese per nessuno.”

“Che peccato, perché amo molto ridere.”

“Anne sperava di essere sopravvissuta all'età di arrossire; ma l'età dell'emozione certamente no.”

“Passo il mio tempo tranquillissima e piacevolissimamente con Catherine. Miss Blachford è abbastanza gradevole; non desidero che la gente sia gradevolissima, in quanto mi salva dal problema di piacerle molto.”

“i suoi spiriti volevano la solitudine e il silenzio che solo i numeri potevano dare.”

“Questa è una serata di meraviglie, davvero!”

“Quale di tutti i miei niente importanti devo dirti per primo?”

“Meno detto, meglio è.”

“Quando mi innamorerò, sarà per sempre.”

“Fatto male, Emma!”

“Ora erano come estranei; peggio degli estranei, perché non potranno mai fare conoscenza.”

“Vorrei, tanto quanto tutti gli altri, essere perfettamente felice; ma, come tutti gli altri, deve essere a modo mio.”

“Non potevano esserci due cuori così aperti, ne sapori così simili, ne sentimenti così in risonanza

Nota: l'uso di "unison" nella citazione implica qualcosa in uguale, come la similutudine dei sapori o l'apertura dei cuori. Viene usata "risonanza" per tenere la metafora suono-sentimento che l'autrice pone”

“Era sensibile e perspicace, ma ingorda in ogni cosa; i suoi struggimenti, le sue gioie, non conoscevano moderazione”

“Una donna, specie se ha la sfortuna di conoscere ogni cosa, dovrebbe nasconderlo meglio che può.”

“Non c’è nulla che mi stanchi, a eccezion fatta per cose che non mi piacciono.”

“Lui è un gentiluomo, e io sono la figlia di un gentiluomo. Fin qui siamo uguali.”

“Nessuno immagina le mie sofferenze! Ma è sempre così. Coloro che non si lamentano non sono mai commiserati.”