Ludovico Ariosto: Donna

“Perché si de' punir donna o biasmare, | che con uno o più d'uno abbia commesso | quel che l'uom fa con quante n'ha appetito, | e lodato ne va, non che impunito?”

“Donna sì laida, che la terra tutta | né la più vecchia avea né la più brutta.”

“A donna non si fa maggior dispetto, | che quando o vecchia o brutta le vien detto.”

“E levar questa donna anco ti voglio; ché sarebbe a lasciartela gran fallo.”

“Che chi si truova in degno laccio preso,
Se ben di sé vede sua donna schiva,
Se in tutto aversa al suo desire acceso;
Se bene Amor d'ogni mercede il priva,
Poscia che 'l tempo e la fatica ha speso;
Pur ch'altamente abbia locato il core,
Pianger non de', se ben languisce e muore.”

“A donna né bellezza,
Né nobiltà, né gran fortuna basta,
Sì che di vero onor monti in altezza,
Se per nome e per opre non è casta.”

“Ch'aver può donna al mondo più di buono,
A cui la castità levata sia?”