Roberto Esposito:
Peste
Roberto Esposito è filosofo italiano.
Esplorare le virgolette interessanti su peste.
Roberto Esposito:
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“Da questo gorgo non c'è vera risalita. Dalla peste ci si può immunizzare soltanto esponendosi al suo contagio. Ma ciò significa inevitabilmente divenirne preda in un circuito senza fine. La peste genera se stessa, si riproduce instancabilmente, nonostante e proprio attraverso i tentativi di debellarla – in realtà nascondendola, schiacciandola sulla fragile parete della dimenticanza e della rimozione. L'umanità non è che quella sottile striscia di terra che si stende tra un'ondata e l'altra della peste – emergendo allo scoperto soltanto quando la marea si ritira, prima di risalire e sommergerci di nuovo. Che in alcune stagioni la peste – questa peste nell'uomo e dell'uomo – dilegui, si ritiri, scompaia, è una nostra impressione. Essa è sempre stata lì, in agguato, in attesa di ritornare a esplodere più forte di prima, come l'ombra bruna che si allungò, negli anni Trenta del Novecento, nel cuore in fiamme della civiltà occidentale.”
“Ma la questione della peste – nel suo significato non solo patologico, bensì morale, ontologico e metafisico – era già stata posta da Lucrezio e, prima ancora, da Anassimandro. La peste è destino, ma anche, se misurata sul metro dell'etica, colpa di un uomo che, facendo parte della natura, ne condivide il carattere malvagio o, almeno, insensato.”