Sēngcàn è stato un monaco buddhista cinese, III patriarca della scuola Chán.
Sēngcàn è il terzo patriarca della scuola buddhista cinese Chán secondo un documento datato al 689 denominato "Epitaffio di Fǎrù" . In questo "epitaffio", collocato nei pressi del monastero Shàolín , viene indicato il fondatore di questa scuole in Bodhidharma, seguito da altri cinque nomi: Huìkě , Sēngcàn , Dàoxìn , Hóngrěn e Fǎrù .
Come per Bodhidharma e il suo maestro Huìkě, la vita di Sēngcàn è avvolta nella leggenda e certamente le note biografiche che lo riguardano sono ancora più oscure dei suoi predecessori.
Al riguardo nell Xùgāosēngzhuàn redatto da Dàoxuān viene riportato che succedette nella linea di lignaggio a Huìkě. Nel Lèngqié shīzī jì si sostiene che Sēngcàn dopo essersi rifugiato sulle montagne nel 574 scomparve senza lasciare scritti né trasmettere il lignaggio ad alcun discepolo. Mentre nello Suīshū risulta invece che Sēngcàn avrebbe "liberato" Dàoxìn trasmettendogli il lignaggio.
Comunque sia, la tradizione posteriore narra che Sēngcàn fosse afflitto dalla lebbra e si recò da Huìkě per esserne mondato. Così il Denkō roku racconta il conferimento del sigillo della trasmissione :
Conseguita l'illuminazione ricevette la trasmissione del lignaggio divenendo, dopo la morte di Huìkě, il terzo patriarca della scuola Chán.
I racconti tradizionali narrano che Sēngcàn, durante la persecuzione scatenata nel 574 dall'imperatore Wǔ della Dinastia Zhou settentrionale , sfuggì all'esecuzione capitale fingendosi pazzo, per poi fuggire sui monti Wangong , con il suo maestro Huìkě. Mentre Huìkě raggiungeva Yedu , Sēngcàn incontrò nel 596 il quarto patriarca Chán, Dàoxìn, nei pressi del Monte Lú, trasmettendogli il lignaggio.
La tradizione narra che Sēngcàn morì sui monti Wangong, seduto nella postura dello zuòchán sotto un albero.
A lungo è stato attribuito a Sēngcàn lo Xìnxīn míng , ma oggi si ha contezza che questo testo non può essere anteriore all'VIII secolo.
Wikipedia
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529 – 606