
“Laggiù [in fabbrica] mi è stato impresso per sempre il marchio della schiavitù.”
Origine: Attesa di Dio, p. 29
“Laggiù [in fabbrica] mi è stato impresso per sempre il marchio della schiavitù.”
Origine: Attesa di Dio, p. 29
Origine: Da Philosophie rurale, vol. I, p. XVII; citato in Miglio, p. XX.
da Sei importante, n. 3
Uno come te
“Poi, soltanto un'assenza che griderà.. dentro me, niente ormai ti cancellerà.”
da L'equilibrista
Solo 2.0
Papà Goriot
Origine: Da Papà Goriot, traduzione di Giuseppe Pallavicini Caffarelli, Ardonldo Mondadori Editore, Milano 1995, ed. 1. p. 109.
Le rondini di Montecassino
Variante: Ma il nome falso di mio padre è il mio cognome. Con quello sono nata e cresciuta, ne ho spiegato mille volte l’origine, e finisco spesso scambiata per immigrata, per badante, persino per donna facile perché in Italia, oggi, porto un cognome slavo. Come posso considerare falso qualcosa che mi ha impresso il suo marchio? Come può esserlo quel nome a cui mio padre deve la vita e io la mia? Che cos’è una finzione quando si incarna, quando detiene il vero potere di modificare il corso della storia, quando agisce sulla realtà e ne viene trasformata a sua volta?