“Con Òboe sommerso Quasimodo rinunciò coraggiosamente ad ogni giovanile indugio in cadenze prestabilite, in stasi descrittive e narrative, per organizzare tutte le sue espressioni attorno al suo nucleo lirico più profondo…
Poesia scarna e immediata, dove l'immagine, colta isolatamente, si affida tutta al tono della voce assorta che la pronuncia. Ma in cui, più che l'immagine, più che il verso, l'organismo costitutivo, la cellula elementare, è la parola.”
Origine: Citato in Gilberto Finzi, introduzione a Salvatore Quasimodo, Tutte le poesie, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1968.
Argomenti
giovani , affido , cadenza , cellula , citata , editor , editore , editoria , espressione , immagine , indugio , introduzione , lirico , narrativa , nucleo , organismo , parola , poesia , profondo , pronuncia , rinuncia , salvatore , tono , verso , voce , giovanileSergio Solmi 6
scrittore, poeta e saggista italiano 1899–1981Citazioni simili
citato in Gaetano Munafò, p. 230
Origine: Da Un poeta italiano: Salvatore Quasimodo, Horizon, vol. XVI, n. 96, Londra, dicembre 1947; riportato in Testimonianza per Quasimodo, L'Europa Letteraria, n. 1, Roma, gennaio 1960.

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Massime, Riflessioni morali
da Decadentismo europeo e italiano., vol. V, p. 634
Storia della letteratura italiana

Origine: Citato in Nuova poesia negra, versioni e introduzione di Maria Grazia Leopizzi, Guanda, Parma, 1961, p. 106.