“Mi sa che è questo il mio limite: mi mancano le conclusioni, nel senso che ho l'impressione che niente finisca mai veramente. Io vorrei, vorrei davvero che i dispiaceri scaduti, le persone sbagliate, le risposte che non ho dato, i debiti contratti senza bisogno, le piccole meschinità che mi hanno avvelenato il fegato, tutte le cose a cui ancora penso, le storie d'amore soprattutto, sparissero dalla mia testa e non si facessero più vedere, ma sono pieno di strascichi, di fantasmi disoccupati che vengono spesso a trovarmi. Colpa della memoria, che congela e scongela in automatico rallentando la digestione della vita e ti fa sentire solissimo nei momenti più impensati.”
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Diego De Silva
,
libro
Non avevo capito niente
Non avevo capito niente
Argomenti
amore , persone , vita , ancora , automatica , bisogno , conclusione , contratto , dato , debito , digestione , disoccupato , dispiacere , fantasma , fegato , impressione , limite , memoria , momento , persona , piccolo , pieno , risposta , senso , storia , strascico , colpa , testaDiego De Silva 43
scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano 1964Citazioni simili

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