“I' so' colei che ti die' tanta guerra,
et compie' mia giornata inanzi sera.”

Il Canzoniere (c. 1351–1353), To Laura in Death

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 29 Gennaio 2021. Storia
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guerra , sera , giornata
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Francesco Petrarca 134
poeta italiano autore del Canzoniere 1304–1374

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“Pace non trovo, et non ò da far guerra;
e temo, et spero; et ardo, et son un ghiaccio.”

Il Canzoniere (c. 1351–1353), To Laura in Life

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“Io son colei che sì importuna e fera, chiamata son da voi, e sorda e cieca gente, a cui si fa notte innanzi sera.”

Francesco Petrarca (1304–1374) poeta italiano autore del Canzoniere

libro Il trionfo della Morte

“Se tu, ogni sera, annotassi le impressioni avute nella giornata, avresti un dì un libro di preghiere.”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Lagrime e sorrisi

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“Venuta la sera, mi ritorno in casa, et entro nel mio scrittoio; et in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango, et di loto, et mi metto panni reali et curiali; et rivestito condecentemente entro nelle antique corti degli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo, che solum è mio, et che io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro, et domandarli della ragione delle loro actioni; et quelli per loro humanità mi rispondono; et non sento per 4 hore di tempo alcuna noia, sdimenticho ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte; tucto mi transferisco in loro.”

Niccolo Machiavelli (1469–1527) politico, scrittore, storico italiano

da Lettera a Francesco Vettori, Firenze, 10 dicembre 1513, in Tutte le opere, a c. di M. Martelli, Firenze, Sansoni, 1971; citato in Classici italiani http://www.classicitaliani.it/machiav/mac64_let_05.htm
Variante: Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio; e in sull'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch'io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro humanità mi rispondono; e non sento per quattro hore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tutto mi transferisco in loro.

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“Ecco la sera noiosa:
che fare in tanta tristezza?
Viene l'amico del cuore,
m'abbandono alla sua carezza.”

Ivan Alekseevič Bunin (1870–1953) scrittore russo

Origine: Il villaggio, p. 121

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“Ti vengo a prendere perché non ho scelta perché so vivere una sera per volta.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Il meglio deve ancora venire, n. 12
Arrivederci, mostro!

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