“Andrea Mantegna si era ricusato di far miniature per Isabella d'Este, dicendo di non aver attitudine alle cose minuscole, […].”
vol. 7, parte 2, p. 454
Storia dell'arte italiana, La pittura del Quattrocento
Adolfo Venturi (storico dell'arte) 69
storico dell'arte e accademico italiano 1856–1941Citazioni simili
“La famiglia non è altro che una dittatura in miniatura.”
Senza fonte

I, 70-1

Origine: Da un lettera ad Aleksandra Fëdorovna Romanova; citato in Enzo Biagi, Russia, Rizzoli, Milano, 1977, p. 52.

Origine: Il libro dei segreti, I segreti del Tantra (vol. III), p. 219

vol. 9, parte 2, p. 618
Storia dell'arte italiana, La pittura del Cinquecento
Variante: Agli occhi del giovane pittore, [... ] dovette presentarsi come un nuovo mondo Mantova, impero dello statuario Mantegna. La forma solenne e massiccia di Andrea piombava romanamente sull'altare della Madonna della Vittoria, foggiava un classico scenario coi celebri Trionfi di Cesare, si disponeva in ritmo grandioso sulle pareti della Camera degli sposi, ove i Gonzaga avevan voluto ricordare le feste familiari con una imponenza sorpassante l'avvenimento casalingo. (vol. 9, parte 2, p. 618)
“È più facile cambiare abitudine che attitudine.”
“La filosofia è piuttosto attitudine all'interrogazione che alla risposta.”