“La vita è come la bicicletta; sta su perché va.”

“Il Governo è come una bicicletta. Se pedala va, altrimenti no. Io faccio il tifo perché pedali.”

Matteo Renzi (1975) politico italiano

Origine: Citato in Renzi e il PD che sogna http://www.estense.com/?p=315775/, Estense.com, 16 luglio 2013.

“La vita è come una bicicletta con dieci rapporti… Tutti noi abbiamo rotelline che non usiamo mai!”

Charles M. Schulz Peanuts

29 giugno 1981
Peanuts, Linus

“La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

“La simpatia che ispira la bicicletta deriva anche dal fatto che nessuna invasione è stata fatta in bicicletta.”

Didier Tronchet (1958)

pag. 103
Piccolo trattato di ciclosofia

“Camminare a me non va, in bicicletta vo' meglio. È un mezzo meno faticoso. Fino a poco tempo fa pedalavo spesso, ricavandone equilibrio, voglia di fare e volontà.”

Margherita Hack (1922–2013) astrofisica e divulgatrice scientifica italiana

“Signore, sono qui, io sono Hairisch', | quello che non ha la bicicletta.”

Riccardo Mannerini (1927–1980) poeta e paroliere italiano

Signore, guardami, io sono Hairisch; p. 71
Il sogno e l'avventura
Origine: In un dattiloscritto della poesia, il nome Hairisch è corretto da altra mano in Irish. Il sogno e l'avventura. Poesie 1955 – 1980, nota a p. 354.

“Perché a tutti i bambini piace la bicicletta? Perché il primo set di ruote rappresenta la liberazione e l'indipendenza. Una bicicletta è libertà di vagare, senza regole, senza adulti.”

Lance Armstrong (1971) ciclista statunitense

Non solo ciclismo

“Il socialismo può solo arrivare in bicicletta.”

José Antonio Viera Gallo (1943) politico cileno

attribuita

“Tu mi ricordi le corse in bicicletta che facevo da ragazzino attorno alla casa.”

Fabio Volo libro Le prime luci del mattino

Le prime luci del mattino

“Per il resto, Firenze è spaventosamente infestata da stranieri. La gente del luogo, poi, va soprattutto in bicicletta e meno che altrove scarabbocchia tra i muri Viva il fascio. Quanto ai fascisti il loro grido è eiaeiaeia e il loro saluto è un tale fendente della mano nell'aria da far terrore.”

Karel Čapek (1890–1938) giornalista, scrittore e drammaturgo ceco

cap. Firenze, p. 42
Fogli italiani