“Alëša è anche lui, naturalmente, il germe di un santo: di quell'"Alekséj uomo di Dio"”
santo anch'esso celeberrimo per la pietas ortodossa [...] – che proprio come Alëša fu, secondo il Martirologio, dapprima novizio, poi lasciò il monastero, tornò alla casa paterna e da lì partì verso "il mondo": ma, di nuovo, bisogna che si possa partire, prima, e che nulla trattenga più, nessun debito o credito, nessun suggello all'involucro dell'"io" vecchio, poiché nulla nell'"io" vecchio e nel mondo vecchio dei padri può essere d'alcun aiuto al nuovo che preme. (p. XXVI)
Introduzione a I fratelli Karamàzov
Igor Sibaldi 35
traduttore, saggista e scrittore italiano 1957Citazioni simili

Citato in Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand

“O santo Dio, quanti mali soffriamo per la santa Chiesa di Dio!”
citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 439

da Cerco un gesto, un gesto naturale, CD 1, n. 4
Far finta di essere sani