“[Interpretando un televisore] pensa, anzi lascia fare a me che me la cavo meglio: i cervelli li maneggio come voglio, è il mio ramo! Io li squaglio coi miei pollici e loro alzano gli indici e poi ricominciamo.”

“Guanti particolari per televisori a più pollici.”

Fichi d'India Duo comico italiano

“Io speriamo che me la cavo”

Marcello D'Orta (1953–2013) docente e scrittore italiano

Opere

“E poi, a me non interessa conoscere la persona che eri. È la persona che ho incontrato quella che voglio conoscere sempre meglio.”

Nicholas Sparks libro Vicino a te non ho paura

Vicino a te non ho paura

“Chiunque è meglio di me, | lo pensa chiunque | ma nessuno lo dice.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Nessuno lo dice, n. 5
Casus belli

“Quando voglio sapere cosa pensa la Francia, lo chiedo a me stesso.”

Charles de Gaulle (1890–1970) generale e politico francese

Origine: Citato in Focus N. 105 pag. 168

“Don, | ogni volta che incontro un conoscente | me gli cavo il cappello. –”

Filippo Pananti (1766–1837) poeta italiano

Rispettosi saluti, p. 149
Citato in Voci del tempo nostro

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?

“Non voglio solo parole. Se questo è tutto ciò che hai per me, sarebbe meglio che tu andassi.”

Francis Scott Fitzgerald (1896–1940) scrittore e sceneggiatore statunitense

“Lasciami solo a sognare mostri e lascia che mi divorino se hanno fame e sete di me e delle mie tranquillità io non posso dirti quanto, io non voglio dirti quanto, io non devo dirti quanto odio c'è in me.”

Giorgio Faletti libro Pochi inutili nascondigli

Pochi inutili nascondigli

“Puoi fare la decifrazione del ghiaccio anche in pantofole davanti al televisore, ma se tiri dei sermenti per non andare a sbattere contro un iceberg è meglio – come la vita: non indispensabile, ma meglio di niente.”

Aldo Busi (1948) scrittore italiano

p. 142

“Nelle fotografie mi si riconosce perché sono l'unico che non fa niente. Non saluto, non rido, non faccio smorfie, non sventolo le braccia, non mostro pollici o indici secondo la mimica manuale in uso, non mi protendo verso l'obiettivo, non abbraccio il vicino, non ammicco. Niente. Non mi viene da fare proprio niente. Sono nient'altro che me stesso in tutta la mia inerte normalità, in un istante casuale tra i tanti che compongono la mia vita.”

Michele Serra (1954) giornalista, scrittore e autore televisivo italiano

Origine: Ognuno potrebbe, Incipit, p. 13