“Perché le leggende metropolitane hanno scaturigine essenzialmente maschile, nascono nei neghittosismi da bar o nelle attese tricoandroceiche”

Variante: Perché le leggende metropolitane hanno scaturigine essenzialmente maschile, nascono nei neghittosismi da bar o nelle attese tricoandroceiche

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia
Argomenti
atteso , bar , leggenda , metropolitana
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Gianluca Nicoletti 112
giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano 1954

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“Quando io corro il mio battito è come quello di una persona normale seduta al bar. Il mio cuore è stato studiato insieme alla leggenda del ciclismo Eddy Merckx.”

Franco Arese (1944) atleta e dirigente sportivo italiano; presidente della Federazione Italiana di Atletica leggera dal 2005

Origine: Citato in Simona Ravizza, Il cuore «lento»: i pro e contro di vivere con 35 battiti al minuto http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_aprile_11/cuore-lento-pro-contro-v-ivere-35-battiti-minuto-9ed15a3e-1e2c-11e7-a3e5-56b4898b2bcd.shtml, Corriere.it, 11 aprile 2017

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“Si può pregare nella "metropolitana" o sui "mezzi pubblici?"”

Jean-Marie Lustiger (1926–2007) cardinale e arcivescovo cattolico francese

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“So che stai leggendo tardi questa
poesia, prima di lasciare l' ufficio
con l'abbagliante lampada gialla e la finestra nel buio
nell'apatia di un fabbricato sbiadito nella quiete
dopo l'ora di traffico. So che stai leggendo questa poesia
in piedi nella libreria lontano dall'oceano
in un giorno grigio di primavera, fiocchi sparsi di neve
spinti attraverso enormi spazi di pianure intorno a te.
So che stai leggendo questa poesia
in una stanza dove tanto è accaduto che non puoi sopportare
dove i vestiti giacciono sul letto in cumuli stagnanti
e la valigia aperta parla di fughe
ma non puoi ancora partire. So che stai leggendo questa poesia
mentre il treno della metropolitana perde velocità e prima di salire
le scale
verso un nuovo tipo d'amore
che la vita non ti ha mai concesso.
So che stai leggendo questa poesia alla luce
del televisore dove immagini mute saltano e scivolano
mentre tu attendi le telenotizie sull'intifada.
So che stai leggendo questa poesia in una sala d'attesa
Di occhi che s'incontrano sì e no, d'identità con estranei.
So che stai leggendo questa poesia sotto la luce al neon
nel tedio e nella stanchezza dei giovani fuori gioco,
che si mettono fuori gioco quando sono ancora troppo giovani. So
che stai leggendo questa poesia con una vista non più buona, le spesse lenti
ingigantiscono queste lettere oltre ogni significato però
continui a leggere perché anche l'alfabeto è prezioso.
So che stai leggendo questa poesia mentre vai e vieni accanto alla stufa
scaldando il latte, sulla spalla un bambino che piange, un libro
nella mano
poiché la vita è breve e anche tu hai sete.
So che stai leggendo questa poesia non scritta nella tua lingua
indovinando alcune parole mentre altre continui a leggerle
e voglio sapere quali siano queste parole.
So che stai leggendo questa poesia mentre ascolti qualcosa,
diviso fra rabbia e speranza
ricominciando a fare di nuovo il lavoro che non puoi rifiutare.
So che stai leggendo questa poesia perché non rimane
nient'altro da leggere
là dove sei atterrato, completamente nudo.”

Adrienne Rich (1929–2012) poetessa e saggista statunitense

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“Ma sta metropolitan a vint' ann' a scavat', | ma a state facenn | o a state cercann?”

Clementino (1982) rapper e attore teatrale italiano

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