“I corvi e le ghiandaie, i pettirossi e i pappagalli imitano la voce umana, ricordano ciò che hanno udito e, quando vengono ammaestrati, obbediscono a chi li ammaestra. […] Noi stessi, a Cartagine, abbiamo allevato una pernice che era volata docilmente fino a noi. Il trascorrere del tempo e il contatto continuo le fecero acquisire una straordinaria familiarità con noi. Ebbene, ci accorgemmo che l'animale non solo ci faceva le feste, attirava la nostra attenzione e giocava con noi, ma che con la sua voce faceva eco alla nostra […].”
III; 2015, p. 368
De abstinentia
Argomenti
voce , volata , pappagallo , eco , contatto , attenzione , animale , tempo , straordinarioPorfírio 59
filosofo e teologo greco antico 233–301Citazioni simili

Origine: Chi c'è nel tuo piatto?, p. 123

Origine: Il maiale che cantava alla luna, p. 30

“Tutti gli animali parlano, meno il pappagallo che «sa parlare.»”
14 giugno 1894; Vergani, p. 77
Diario 1887-1910

Origine: Da Chi ferma i trapianti http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/275000/271345.xml?key=englaro&first=851&orderby=1, l'Unità, 5 settembre 2008, p. 27.
Origine: Uomini e bestie, p. 16