“I templi siano dedicati agli dei, e i libri agli uomini buoni.”

“Quanto più s'allarga la nostra conoscenza dei buoni libri, tanto più si restringe il cerchio degli uomini la cui compagnia è gradita.”

Ludwig Feuerbach (1804–1872) filosofo tedesco

Origine: Citato in Le frasi celebri, Tex, n. 104, p. 2, ottobre 1972.

“Buoni amici, buoni libri e una coscienza sonnacchiosa: questa è la vita ideale.”

Mark Twain (1835–1910) scrittore, umorista, aforista e docente statunitense

Imprecazioni d'autore

“Per favore, non spendete miliardi e miliardi di dollari in chiese/sinagoghe/moschee/templi dedicati alla Mia Spaghettosa Perfezione. Piuttosto usate i soldi per (scegliere la voce preferita):”

Bobby Henderson libro Il libro sacro del Prodigioso Spaghetto Volante

Il libro sacro del Prodigioso Spaghetto Volante

“Il destino dei libri buoni è finire in coriandoli.”

Piero Meldini (1941) scrittore italiano

da L'avvocata delle vertigini

“Gli uomini buoni hanno per compagni senno e pudore. Ma ormai di uomini buoni ce ne sono pochi.”

Teognide (-570–-485 a.C.) poeta greco antico

“Tanta è la tirannia degli uomini! Loro vogliono che noi non facciamo uso della nostra intelligenza né dei nostri sentimenti, hanno solo un grande interesse a richiamarci ai nostri primordiali compiti. Le donne possono dire agli uomini: «Che diritto avete voi di privarci dello studio delle scienze e delle belle arti? Le donne che si sono dedicate a tali studi, non hanno forse raggiunto risultati più che buoni?»”

Madame de Lambert (1647–1733) scrittrice francese

Réflexions nouvelles sur les femmes

“Uomini buoni in nessun luogo, ragazzi buoni a Sparta.”

Diogene di Sinope (-404–-322 a.C.) filosofo greco antico

“I libri sono abbastanza buoni in sé, ma sono un ben pallido sostituto della vita.”

Robert Louis Stevenson (1850–1894) scrittore scozzese

“Tutto ciò che fa degli uomini dei buoni cristiani, ne fa dei buoni cittadini.”

Daniel Webster (1782–1852) politico statunitense

Senza fonte

“I libri, per quanto buoni, non possono sempre piacere
Le menti non sempre bramano il loro cibo.”

George Crabbe (1754–1832) poeta inglese