Frasi da libro
Dune

Frank Herbert Titolo originale Dune (Inglese, 1965)

Dune è un romanzo fantascientifico del 1965 di Frank Herbert. Vincitore del premio Nebula e del premio Hugo, i massimi riconoscimenti della narrativa fantascientifica, è il primo dei sei romanzi che formano la parte centrale e originaria del ciclo di Dune. A questi si sono aggiunte, dopo la scomparsa dell'autore, altre serie ambientate nell'universo di Dune, scritte dal figlio Brian Herbert.Originariamente pubblicato in due parti tra il 1963 e il 1965 sulla rivista Analog , rispettivamente con i titoli di Dune World e The Prophet of Dune, quindi apparso per la prima volta in volume nello stesso anno 1965 col suo titolo definitivo, il romanzo di Herbert è la storia della sfida a sfondo ecologico tra la dinastia Atreides e quella Harkonnen per il controllo del pianeta Arrakis, una landa desertica, unico luogo di produzione, raccolta e raffinazione del Melange , una preziosissima sostanza fondamentale per la struttura della società galattica per motivi che vengono descritti nel romanzo stesso e approfonditi nei libri successivi.


Frank Herbert photo
Frank Herbert photo
Frank Herbert photo
Frank Herbert photo
Frank Herbert photo
Frank Herbert photo
Frank Herbert photo

“Probabilmente non c'è momento più terribile, nella nostra vita, di quello in cui si scopre che nostro padre è un uomo… in carne e ossa.”

dalla «Raccolta dei detti di Muad'Dib», della Principessa Irulan: Ed. Nord, p. 95
Dune

Frank Herbert photo
Frank Herbert photo
Frank Herbert photo

“Non c'è scampo: noi paghiamo la violenza dei nostri antenati.”

dalla «Raccolta dei detti di Muad'Dib», della Principessa Irulan: Ed. Nord, p. 137
Dune

Frank Herbert photo

“Dovrebbe esistere una scienza dell'infelicità. La gente ha bisogno di tempi difficili e di oppressione per sviluppare i propri muscoli psichici.”

dalla «Raccolta dei detti di Muad'Dib», della Principessa Irulan: Ed. Nord, p. 151
Dune

Frank Herbert photo

“Una leggenda racconta che nell'istante in cui il Duca Leto Atreides morì, una meteora attraversò il cielo sul palazzo dei suoi antenati, a Caladan.”

dalla «Storia di Muad'Dib per bambini» della Principessa Irulan: Ed. Nord, p. 163
Dune

Frank Herbert photo

“O mari di Caladan,
O gente del Duca Leto…
La cittadella di Leto è caduta,
Caduta per sempre…”

dai «Canti di Muad'Dib», della Principessa Irulan: Ed. Nord, p. 174
Dune

Frank Herbert photo
Frank Herbert photo
Frank Herbert photo

“Che cosa disprezzi? È da questo che ti si conosce veramente.”

dal «Manuale di Muad'Dib», della Principessa Irulan: Ed. Nord, p. 217
Dune

Frank Herbert photo
Frank Herbert photo

“Per molta gente è difficile capire la vita familiare dell'Harem Reale, ma io cercherò di darvene una visione condensata. Mio padre, ne sono convinta, aveva un solo, vero amico: il Conte Hasimir Fenring, l'eunuco genetico, uno dei più temibili guerrieri dell'impero. Il Conte, un uomo piccolo, brutto e vivace, presentò un giorno a mio padre una nuova schiava concubina, e io fui mandata da mia madre a spiare la cerimonia. Noi tutte spiavamo mio padre, per proteggerci. Certo, una schiava concubina concessa a mio padre in base all'accordo fra il Bene Gesserit e la Gilda non poteva generare un Successore Reale, ma i loro intrighi continuavano instancabili, ossessionanti e sempre uguali. Mia madre, le mie sorelle e io ci eravamo ormai abituate a evitare i più sottili strumenti di morte. Può sembrare orribile a dirsi, ma non sicura che mio padre fosse del tutto estraneo a questi tentativi di morte. Una Famiglia Reale è diversa dalle altre. Dunque, dicevo, c'era questa nuova schiava concubina, snella, graziosa, rossa di capelli come mio padre. Aveva i muscoli di una danzatrice, e certamente la neuroseduzione faceva parte del suo addestramento. Era in piedi, davanti a mio padre, nuda, e lui la guardò a lungo, prima di dichiarare: "È troppo bella. La riserveremo per un dono". Non avete idea della costernazione che questa sua decisione creò nell'Harem Reale. L'astuzia e l'autocontrollo non erano, forse, minacce mortali per noi tutte?”

da «Nella mia casa paterna», della Principessa Irulan: Ed. Nord, p. 245
Dune

Frank Herbert photo
Frank Herbert photo