Frasi da libro
Gerusalemme liberata
La Gerusalemme liberata è il maggiore poema eroico di Torquato Tasso. Esso presenta 15336 versi endecasillabi raggruppati in 20 canti di lunghezza variabile.

“Chi la pace non vuol, la guerra s'abbia.”
II, 88
Gerusalemme liberata
Variante: Chi la pace non vuol, la guerra s' abbia.

“Tosto s'opprime chi di sonno è carco, | ché dal sonno a la morte è un picciol varco.”
IX, 18
Gerusalemme liberata

“Combatta qui chi di campar desia: | la via d'onor de la salute è via.”
XX, 110
Gerusalemme liberata

“Ben gioco è di fortuna audace e stolto | por contra il poco e incerto il certo e 'l molto.”
II, 67
Gerusalemme liberata

“Spesso avvien che ne' maggior perigli | Sono i più audaci gli ottimi consigli.”
VI, 6
Gerusalemme liberata
Variante: Chè spesso avvien che ne' maggior' perigli
Sono i più audaci gli ottimi consigli.

“Femmina è cosa garrula e fallace, | Vuole e disvuole: è folle uom che sen fida.”
XIV, 84
Gerusalemme liberata
Variante: Femina è cosa garrula e fallace:
Vuole e disvuole; è folle uom che sen fida.

“Però che quello, o figli, è vile onore | cui non adorni alcun passato orrore.”
IX, 28
Gerusalemme liberata

“Fa manto del vero alla menzogna.”
IV, 25
Gerusalemme liberata
Variante: Fa manto del vero alia menzogna.

“Mostra a dito ed onorata andresti | Fra le madri latine e fra le spose | Là nella bella Italia”
VI, 77
Gerusalemme liberata