“Anastasia era una nobilissima romana, figlia di Pretestato, uomo molto illustre ma pagano. Fu istruita alla fede di Cristo da sua madre Fantasta, che era cristiana, e da san Crisogono. Data in moglie a Publio, fingeva sempre di sentirsi poco bene, riuscendo così sempre a evitare di congiungersi con lui. Quando poi il marito venne a sapere che Anastasia, vestita miseramente, andava con una serva di prigione in prigione, dai cristiani, per visitarli e rifornirli del necessario, la fece mettere sotto severissima custodia, facendole negare anche il cibo per farla morire e poter poi liberamente scialacquare il suo immenso patrimonio. Anastasia credeva ormai di morire, e mandava pietose lettere a Crisogono, che le rispondeva consolandola. Nel frattempo però suo marito morì e lei fu messa in libertà.” Jacopo da Varazze libro Legenda Aurea da Sant'Anastasia, 58 Legenda aurea
“Nicola, cittadino di Patera, nacque da ricchi e santi genitori. Suo padre si chiamava Epifane, sua madre Giovanna: lo generarono nel fiore della loro giovinezza e vissero poi in castità. Il giorno in cui nacque, mentre lo stavano lavando, Nicola si alzò e rimase in piedi nel catino; e per di più il mercoledì e il venerdì prendeva il latte una sola volta al giorno. Diventato ragazzo evitava i divertimenti degli altri giovani e preferiva frequentare le chiese, custodendo nella memoria tutto ciò che riusciva a sapere della Sacra Scrittura.” Jacopo da Varazze libro Legenda Aurea da San Nicola, p. 26 Legenda aurea
“Allora Diocleziano lo fece legare in mezzo al Campo Marzio e dette ordine ai soldati di trafiggerlo con le loro frecce. Gliene tirarono tante che quasi sembrava un riccio. Convinti poi che fosse morto se ne andarono; ma dopo alcuni giorni si liberò, ed ergendosi sulla scalinata del palazzo rimproverò con violenza gli imperatori che gli stavano andando incontro, per tutto il male che facevano contro i cristiani.” Jacopo da Varazze libro Legenda Aurea da San Sebastiano, p.137 Legenda aurea