“Forse la cosa migliore da fare, con i film e i libri preferiti, è lasciarli stare: se sono riusciti a esaltarci tanto, significa che sono arrivati nel posto giusto e al momento giusto della nostra vita, e queste sono condizioni che non si ripeteranno mai. Qualche volta ci vien voglia di riprenderli per vedere se sono davvero belli come nel ricordo, ma è un impulso di cui diffidare, perché suppone l'idea che il nostro giudizio critico migliori con l'età, mentre comincio a credere che sia vero il contrario.” Nick Hornby libro Shakespeare Wrote for Money Shakespeare Wrote for Money
“Ho da poco scoperto che la mia amica Mary, quando finisce un libro, fa passare qualche giorno prima di cominciarne un altro - vuole dare all'ultima lettura un po' più di respiro, prima che venga soffocata dalla prossima. È una cosa sensata, e mi sembra una linea di comportamento assolutamente lodevole. Noi che leggiamo nevroticamente, tuttavia - per scongiurare la noia e il timore dell'ignoranza e della nostra morte imminente - non possiamo permetterci di farlo.” Nick Hornby libro Shakespeare Wrote for Money Shakespeare Wrote for Money
“Sì, scrivere un libro all'anno è decisamente fattibile: basta buttare giù cinquecento parole al giorno (meno di un quarto di questa rubrica) all'incirca per otto mesi. Ma così rimangano soltanto quattro mesi per andare in vacanza, guardare i Mondiali, cazzeggiare su Internet, fare il giudice di premi letterari in località esotiche, eccetera eccetera. E allora gli scrittori si danno una tabella di marcia molto più comoda, un libro ogni due o tre anni, e intanto riescono a far credere agli editori che il libro gli ribollisca dentro allegramente e che un qualsiasi tentativo di forzare il ritmo possa portare all'evaporazione completa.” Nick Hornby libro Shakespeare Wrote for Money Shakespeare Wrote for Money