“Lo certo amico si manifesta alla dubbiosa cosa.”
Origine: Citato in Harbottle, p. 355.
Origine: Giunta agli Ammaestramenti degli Antichi, XXIV
Bartolomeo da San Concordio è stato uno scrittore e aforista italiano, frate domenicano, discendente dalla nobile famiglia de' Granchi.
Conosciuto anche come Bartolomeo Pisano è stato un predicatore domenicano e scrittore. Entrò all'età di quindici anni nel convento domenicano di S.Caterina a Pisa. Studiò diritto e teologia a Bologna e poi a Parigi. Dal 1312 restò stabilmente nel convento di cui diresse lo studium.
Le sue opere, trattati didattici e morali, sono scritte in latino, tranne la versione che egli stesso fece del suo libro De documentis antiquorum,poi da lui stesso volto in volgare col titolo di Ammaestramenti degli antichi dove raccolse e ordinò molte sentenze di antichi autori, realizzando così un manuale di virtù o un trattato di filosofia, che costituisce uno dei primi volgarizzamenti dei classici latini, fra i quali Sallustio, Seneca, Quintiliano, Ovidio, Valerio Massimo, Tommaso d'Aquino. Scrisse anche una Summa casuum coscientiae, fortunatissimo manuale per i confessori, chiamata nel volgarizzamento italiano di Giovanni dalle Celle, Summa Pisanella o Maestruzzo e la Chronica del convento di Santa Caterina in Pisa. Niccolò da Osimo aggiunse un supplemento alla Summa nel 1444, che compare in molte edizioni successive.
“Lo certo amico si manifesta alla dubbiosa cosa.”
Origine: Citato in Harbottle, p. 355.
Origine: Giunta agli Ammaestramenti degli Antichi, XXIV
“Alla povertà poche cose fallano, ma all'avarizia tutte.”
XLII
Giunta agli Ammaestramenti degli Antichi
Origine: Citato in Harbottle, p. 246.
“Coll'amico ogni cosa è maggiore e più dilettevole, e ogni male minore è meno annojoso.”
Origine: Citato in Harbottle, p. 277.
Origine: Giunta agli Ammaestramenti degli Antichi, XIII
“L'amico lungamente si chiede, appena si trova e malagevolmente si guarda.”
Origine: Citato in Harbottle, p. 332.
Origine: Giunta agli Ammaestramenti degli Antichi, XXII
“L'anima dell'uomo apprendendo si nutrisce, siccome il corpo per lo cibo.”
Origine: Citato in Harbottle, p. 332.
Origine: Giunta agli Ammaestramenti degli Antichi, XXX
“Principio d'ammendamento è conoscere lo fallo.”
Origine: Citato in Harbottle, p. 396.
Origine: Giunta agli Ammaestramenti degli Antichi, XXXIX
“La lagrima della femina è condimento della sua malizia.”
Origine: Citato in Harbottle, p. 343.
Origine: Giunta agli Ammaestramenti degli Antichi, CXI
“Malvagio è il consilio che non si può mutare.”
Origine: Citato in Harbottle, p. 357.
Origine: Giunta agli Ammaestramenti degli Antichi, CXVIII
“Il nobile cavallo coll'ombra della verga si regge; e il malvagio appena si conduce cogli sproni.”
CLXIII
Giunta agli Ammaestramenti degli Antichi
Origine: Citato in Harbottle, p. 318.
“Niuno dee essere in una medesima cosa avvocato e giudice.”
CLXV
Giunta agli Ammaestramenti degli Antichi
Origine: Citato in Harbottle, p. 370.
“Molti sono che temono l'infamia, e pochi la coscienza.”
Origine: Citato in Harbottle, p. 360.
Origine: Giunta agli Ammaestramenti degli Antichi, CCXIII
“Alia poverty poche cose fallano, ma all’ avarizia tutte.”
Part 42.
Translation: Poverty wants few things, avarice everything.
Translation reported in Harbottle's Dictionary of quotations French and Italian (1904), p. 246.
Giunta agli Ammaestramenti degli Antichi (republished 1662)