Carmine Schiavone:
Fatto
(pagina 2)
Carmine Schiavone era criminale italiano.
Esplorare le virgolette interessanti su fatto.
Carmine Schiavone:
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“'Sandro Ruotolo': Questa è Casal di Principe. Che effetto le fa stare qui?'Carmine Schiavone': Mi sento emozionato, te lo giuro. A vivere non ci vivrei più perché c'è mio figlio che la odia ormai Casale. Quella è casa mia, vedi? Hanno bombardato, hanno sparato. Questa era la più bella casa di Casale.'Sandro Ruotolo': Non la riconosce più Casale, vero?'Carmine Schiavone': Guarda è tremendo. Qui stanno sopra i rifiuti le case. Qua pure c'è una discarica, vedi? Ma che cazzo hanno fatto? Hanno lasciato costruire sopra i fusti tossici! Qua sono tutti rifiuti. Rifiuti ospedalieri, case demolite, fusti di vernici, i diluenti, i solventi. Qua ci sono tutti frutteti, piante di mele. Qui troviamo roba atomica. 'Sandro Ruotolo': Qui sotto che c'è?'Carmine Schiavone': Fanghi nucleari. 'Sandro Ruotolo': Questi fusti nucleari transitavano da?'Carmine Schiavone': Da questa società di Milano. Che erano collegati tutti quanti, ex P2 con Licio Gelli e arrivarono qui. Mi confermò mio cugino Cicciariello e l'autista, che si chiamava Leone Salvatore, che aveva cominciato a scaricare spazzatura. "Questi ci stanno uccidendo tutti quanti" mi disse Cicciariello. "Mica solo il tossico ma anche le scorie nucleari."”
“[In risposta alla domanda se fosse diventato un collaboratore di giustizia perché più conveniente. ] No. Io dovevo fare due anni e mezzo per 416bis. L'ho fatto perché a un certo punto la coscienza si è ribellata. Non avevo alcun interesse a farlo. Innocenti nella nostra zona non ne sono morti, abbiamo fatto quattro guerre: contro i cutoliani, contro i Nuvoletta, contro i Bardellino stessi e contro i De Falco. A Casale era vietato vendere la droga, vietato fare rapine. Lascia perdete il gruppo di Giuseppe Setola, l'ho battezzato alla nascita, Setola è una cosa che è venuta negli anni 2000, dopo il mio pentimento. Se lo sono presi, l'hanno drogato, perché hanno rovinato un sacco di gente ma fino a luglio del 1991 che io stavo là, poi mi hanno fatto arrestare, le situazioni erano diverse. Io dicevo che il popolo a noi ci doveva amare per amore non per terrore, quindi veniva aiutato.”