Caterina d'Aragona è stata una principessa spagnola della casata di Trastamara e regina consorte d'Inghilterra e Irlanda, dal 1509 al 1533, come prima moglie di Enrico VIII Tudor.
Nel 1507, assunse l'incarico di ambasciatore spagnolo in Inghilterra, quando suo padre se ne ritrovò privo, diventando così la prima donna nella storia europea a ricoprire tale funzione. Per sei mesi assunse la posizione di reggente del regno d'Inghilterra mentre Enrico VIII era in Francia; in quel periodo, gli Inglesi vinsero la battaglia di Flodden Field, circostanza in cui Caterina giocò un ruolo importante. È considerata una delle donne più religiose dell'epoca.
All'età di tre anni, Caterina fu promessa al principe Arturo, erede al trono d'Inghilterra, e si sposarono nel 1501, ma il giovane morì solo cinque mesi più tardi. Di conseguenza, Caterina sposò il fratello minore di Arturo, che avrebbe regnato come Enrico VIII. A partire dal 1525, però, Enrico era ormai infatuato della sua amante, Anna Bolena, poiché insoddisfatto del suo matrimonio con Caterina, che non gli aveva dato figli maschi viventi, bensì un'unica figlia, la futura Maria I di Inghilterra.
Enrico cercò di far annullare il matrimonio, innescando una reazione a catena che portò allo scisma dell'Inghilterra con la Chiesa di Roma. Quando papa Clemente VII si rifiutò di annullare il matrimonio, Enrico gli disobbedì assumendosi la responsabilità delle questioni in materia di religione. Nel 1533, il matrimonio con Caterina fu dichiarato nullo ed Enrico poté sposare Anna secondo il giudizio della Chiesa inglese, senza coinvolgere il Papa. Caterina rifiutò di accettare Enrico come Capo Supremo della Chiesa d'Inghilterra e continuò a ritenersi, come del resto fecero la maggior parte dell'Inghilterra e dell'Europa, la legittima moglie del sovrano e regina fino alla morte, guadagnando ampio consenso popolare.
Considerata a quel punto da Enrico solamente come principessa vedova del Galles, passò l'ultima parte della sua vita nel castello di Kimbolton, nel Cambridgeshire, dove morì il 7 gennaio 1536. I sudditi inglesi la tenevano in grande stima, pertanto alla notizia della sua morte fu molto compianta dal popolo inglese. Il controverso manuale De institutione feminae Christianae di Juan Luis Vives, che sostiene che le donne hanno diritto all'educazione, fu dedicato a lei e da lei commissionato. L'impressione che suscitava nelle persone era tale che persino il suo nemico, Thomas Cromwell, disse di lei "Se non fosse stato per il suo sesso, avrebbe potuto tener testa a tutti gli eroi della Storia".William Shakespeare la descrisse come "La Regina delle Regine della Terra" e durante i suoi primi anni da regina consorte fu descritta come "la creatura più bella del mondo". Rivolse con successo al marito un appello per le vite dei ribelli coinvolti nell'Evil May Day, per la sopravvivenza delle loro famiglie, e suscitò molta ammirazione per aver avviato un vasto progetto di sostegno nei confronti dei poveri. Era anche patrona dell'umanesimo rinascimentale e amica di grandi studiosi, ad esempio Erasmo da Rotterdam e Tommaso Moro.
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16. Dicembre 1485 – 7. Gennaio 1536