Gaio Valerio Catullo: Frasi popolari (pagina 3)

Frasi popolari di Gaio Valerio Catullo · Leggi le ultime citazioni e frasi celebri nella raccolta
Gaio Valerio Catullo: 88   frasi 45   Mi piace

“*Gellio udì, che lo zio solea far chiasso, | s'ei dicesse o facesse un che di grasso. | A schivar questo, ei dello zio si prese | la moglie, e così Arpocrate lo rese. | L'intento ottenne; ed or convien che taccia | lo zio, quand'anche in bocca ei gliela faccia.”
Gellius audierat patruum obiurgare solere, | si quis delicias diceret aut faceret. | Hoc ne ipsi accideret, patrui perdepsuit ipsam | uxorem et patruum reddidit Harpocratem. | Quod voluit fecit: nam, quamvis irrumet ipsum | nunc patruum, verbum non faciet patruus.

LXXIV
Carmi
Variante: Gellio udì, che lo zio solea far chiasso, | s'ei dicesse o facesse un che di grasso. | A schivar questo, ei dello zio si prese | la moglie, e così Arpocrate lo rese. | L'intento ottenne; ed or convien che taccia | lo zio, quand'anche in bocca ei gliela faccia.

“O Sirmione — o vago occhio di quante | isole e terre.”
Paene insularum, Sirmio, insularumque Ocelle.

XXXI, vv. 1-2
XXXI, A Sirmione, vv. 1-2
Sirmione, gemma delle penisole | e delle isole . (1992, p. 41)
Carmi

“*Odio e amo. Perché mai, tu mi chiedi. | Non so. Ma sento che è così, ed è un tormento.”

Carmi
Variante: *Odio e amo. Forse chiedi perché lo faccia. | Non lo so, ma sento e mi tormento.

“Ma promesse di donna e giuramenti | scrivi in rapido fiume e affida ai venti.”
[... ] mulier cupido quod dicit amanti, | in vento et rapida scribere oportet aqua.

LXX; vv. 3-4
[...] mulier cupido quod dicit amanti, | in vento et rapida scribere oportet aqua.
LXX, vv. 3-4
Ciò che una donna dice all'amante pieno di desiderio bisognerebbe scriverlo nel vento e nell'acqua corrente.
Carmi
Variante: *Ma promesse di donna e giuramenti | scrivi in rapido fiume e affida ai venti.
Origine: Citato in Paola Mastellaro, Il libro delle citazioni latine e greche, Mondadori, Milano, 2012, p. 24. ISBN 978-88-04-47133-2.

“[…] renidet ille. Quidquid est, ubicumque est, | quodcumque agit, renidet: hunc habet morbum, | neque elegantem, ut arbitror, neque urbanum.”

XXXIX, Il sorriso di Egnazio, vv. 6-8
Gellio aveva sentito che lo zio soleva indignarsi | se qualcuno parlava d'amore o lo faceva. | Per premunirsi ben bene, impastò lo moglie | dello zio e rese lo zio un vero Arpòcrate. | Ha ottenuto l'intento, ora lo infilasse in bocca | anche allo zio, lo zio non farà motto. (1992, p. 153)
Carmi

“D'andarti ai versi, o Cesare, non ho punto pensiero, | né mi preme conoscere, se tu sii bianco o nero.”
Nil nimium studeo, Caesar, tibi velle placere, | nec scire utrum sis albus an ater homo.

XCIII
Andarti a genio, Cesare, non è la mia passione, | né di sapere se sei «bianco o nero». (2007)
Variante: D'andarti ai versi, o Cesare, non ho punto pensiero, | né mi preme conoscere, se tu sii bianco o nero.
Origine: Carmi, XCIII

“chè nulla è sciocco — a par d'un sciocco riso. ”
[... ] risu inepto res ineptior nulla est.

XXXIX, Il sorriso di Egnazio, v. 16
Carmi