“When you reach for the stars, you may not get one, but you won't get a handful of mud either.”
As quoted in Readers Digest January 1985
Leo Burnett è stato un pubblicitario statunitense, fondatore dell'agenzia pubblicitaria omonima, tra le più importanti del mondo.
La rivista Time l'ha definito uno dei cento uomini più influenti del ventesimo secolo..
Cominciò a lavorare nel mondo della pubblicità nel 1917, quando venne assunto come copywriter dall'agenzia interna della Cadillac di Detroit, sotto la direzione di Theodore F. MacManus.
Nel 1924 si trasferì a Indianapolis, presso l'agenzia di Homer McKee e, a partire dal 1930, lavorò alla Erwin, Wasey & Co. di Chicago, in qualità di Chief Copy Editor.
Burnett maturò in quegli anni la decisione di fondare una propria agenzia, nonostante gli Stati Uniti stessero vivendo i problemi economici della Grande depressione.
Abbandonata la Erwin, Wasey & Co., il 5 agosto 1935 inaugurò la sua agenzia al Palmer House Hotel di Chicago.
Come segno di benvenuto per i clienti fece collocare, al centro della reception, una grande mela rossa. Il primo logo dell'agenzia fu una mano, idealmente tesa a raggiungere le stelle.
Ammesso alla Copywriter Hall of Fame nel 1961, Leo Burnett morì dieci anni dopo, nel 1971, all'età di 79 anni.
La sua agenzia, tuttora attiva e presente in molti Paesi, ha creato nel corso dei decenni numerose campagne per clienti importanti: da Kellogg's a Nestlé, fino a Marlboro.
Wikipedia
“When you reach for the stars, you may not get one, but you won't get a handful of mud either.”
As quoted in Readers Digest January 1985
“Make it simple. Make it memorable. Make it inviting to look at. Make it fun to read.”
Quote 65
Leo Burnett Worldwide
“I am often asked how I got into the business. I didn't. The business got into me.”
Quote 100
Leo Burnett Worldwide
Origine: Communications of an Advertising Man (1961), p. 81
As quoted in Street-Smart Advertising: How to Win the Battle of the Buzz (2006) by Margo Berman, p. 95
“Fun without sell gets nowhere, but sell without fun tends to become obnoxious.”
Communications of an Advertising Man (1961)