Quinto Orazio Flacco: Frasi sulla vita

“Per evitare un difetto, gli stolti cadono nel difetto contrario.”

“Ci creda l'ebreo Apella, non io; poiché so che gli dêi menano vita tranquilla; e se la natura fa talora qualche portento, non sono gli dêi corrucciati a mandarlo dall'alta volta celeste.”

“O campi, quando vi rivedrò! quando potrò, ora fra i libri degli antichi, ora nel sonno e nel riposo, obliare dolcemente questa vita affaccendata.”

“Lo mi diletto di chiudere le parole nel verso, alla maniera di Lucilio, migliore di me e di te. Come a fedeli compagni, ai libri egli soleva affidare i suoi segreti, né altrove ricorreva se le cose gli andavano male, né se gli andavano bene: perciò avviene che tutta la vita di questo vecchio ci sta davanti agli occhi, come fosse dipinta su un quadretto votivo.”
Me pedibus delectat claudere verba Lucili ritu, nostrum melioris utroque. Ille velut fidis arcana sodalibus olim credebat libris neque, si male cesserat, usquam decurrens alio neque, si bene; quo fit ut omnis votiva pateat veluti descripta tabella vita senis.

“La brevità della vita ci vieta di concepire speranze a lungo termine.”

“Chiunque ama l'aurea via di mezzo, evita, sicuro, sia lo squallore del vile tugurio sia, frugale, lo splendore della reggia invidiata.”

“Non c'è vita lieta del tutto.”

“A non nutrire speranze immortali ti ammonisce l'anno e l'ora che trascina via il giorno dator di vita…. Tuttavia nel cielo le rapide lune ripristinano ciò che hanno perso; noi invece, una volta caduti dove il padre Enea, dove Tullo potente e Anco, siamo polvere e ombra. (IV, 7, 7)
… pulvis et umbra sumus.”

“I nostri padri, peggiori dei nostri avi, ci generarono ancora più cattivi, e noi daremo vita ad una prole ancora peggiore.”