Roberto Vecchioni: Parola-Chiave

“Gli uomini cantano quando le parole non bastano, quando non riescono a dirle, forse perché da sole sarebbero persino ridicole.”

“Le parole non sono fiato, evanescenza, convenzione. Le parole sono «cose». Niente esiste se non ha nome, perché siamo noi a far esistere il mondo.”

“C'è qualcuno che sanguinerebbe parole per essere ascoltato, anche solo un secondo, ma non si può.”

“Ora vedo che le parole agiscono in maniera imprevedibile, e che non bisogna credere a ciò che si vede.”

“Le parole sono cose in perenne drammatica trasformazione e specchio del nostro dibatterci in cerca di luce.”

“Io ho costellato la mia vita, le mie pubblicazioni, i miei dischi, di parole rivolte a Dio, di dubbi, come si può vedere in canzoni come "Blu moon", "Che razza di Dio c'è nel cielo","Tommy."”

“Fare sacrifici è un'ottima parola chiave.”

“Freddo, quasi metallico, magico e raccapricciante insieme, lento a scandire, come se le parole fossero state gioielli di oscuro brillio.”

“Passato. Il volo di colombe ha oscurato le nubi, parola data è un soffio, si è confusa al cielo, si è mischiata alla terra, fa compagnia ai vermi.”

“Il libraio leggeva le parole senza imporle all'ascolto, perché le parole non nascono, non nascevano in quell'autore, per favorire, acchiappare, assecondare, manovrare a piacimento le emozioni del pubblico, stipandole nella gabbia di un unico sentire. Il libraio restituiva le parole a se stesse.”

“Di Caparezza bisogna cogliere sempre le stringenti assurdità che dice… alcune espressioni che magari non riuscite a capire subito che cosa vogliono dire, ma di una bellezza quasi enigmistica, come se fossero degli indovinelli alle volte… delle parole che state lì a pensare ma cosa sta dicendo Caparezza? E poi vi accorgete che nel contesto è lineare, è perfetta.”