Frasi di Salmo (rapper)

“Quante possibilità potrei avere di riuscire a volare imparando a cadere? (da Morte in diretta, n. 1)”

“Chiamare libertà l'invenzione del Mi Piace | è dare dignità alla circonvenzione di incapace. (da Title?, n. 2 del CD bonus)”

“Bravo chi intuisce, sta nel suo, aspetta e colpisce, | siamo pedine nella scacchiera di Bobby Fischer.”

“È una gara senza freni, non ci sono premi | dove cazzo vai se non sai da dove vieni?”

“Odio Vasco Rossi, Pino Scotto e Ligabue, | tutti 'sti stronzi non fanno un artista in due. (da Nella pancia dello squalo, n. 16)”

“Qui non ci sono punizioni per chi sbaglia, | non ci sono premi per chi merita, | il talento è un carcere a vita.”

“Vivo in un sogno e non ragiono sveglio | di giorno in giorno peggioro in meglio | mi pegno una vita senza ritegno | Chiedilo al ritmo, chiedilo al rap | fagli il mio nome, lui capirà | dì a tutti di chiudersi in casa, Lebon è tornato in città!”

“Non servirà, non basterà | sparare alla luna per dormire stanotte.”

“Finché senti il senso dell'odio potrai dire di essere vivo! (da Il senso dell'odio, n. 3)”

“Lasciami quindici fottuti minuti da solo, | nell'anonimato, il contrario di Andy Warhol. (da Russell Crowe, n. 2)”

“Una canzone non salverà il mondo | ma so che può salvare te.”

“Corpi vestiti di graffi | Le facce che cercano schiaffi | Ma trovano sempre gli applausi | Applausi, applausi, applausi, applausi | Applausi, applausi, applausi, applausi | Novanta minuti di applausi.”

“Guarda io sono un supporter, sono contento che la musica si stia evolvendo. Però non posso fare a meno di dire che dovrebbero lavorare molto di più su quello che stanno dicendo. Com’è possibile che io abbia ascoltato 100 pezzi e non mi ricordo manco una rima?”

“Ho già pagato il pizzo ai paparazzi, | voglio accendere 'sti razzi nel culo di Rovazzi, bang! | Andiamo a comandare, non sappiamo come andare | in questo mare italiano di merda mi è dolce affogare.”

“Spesso i compromessi sono l'unica chiave di lettura. (da Il pentacolo, n. 2)”

“Per quanto espandi il tuo nome, | siamo tristemente ciò che la mente presuppone. (da Il pentacolo, n. 2)”

“Ho paura di uscire (yah!) | forse perché questa giungla non è così verde, non è come i (film).”

“Più soldi fai più ci sono drammi.”

“Corpi vestiti di graffi, | le facce che cercano schiaffi | ma trovano sempre gli applausi, | applausi, applausi, applausi, applausi, | applausi, applausi, applausi, applausi, | novanta minuti di applausi.”

“Signore pietà! Dividerò il cuore, faremo a metà | perché i soldi che ho fatto non fanno la tua povertà!”

“Questo Cristo in verde che Gesù sarebbe? | Hai mai visto un verme da Gerusalemme?”

“Posso dirlo, posso farlo, io posso, posso, posso | perché sono qui!”

“A me lo dici? Io facevo crossover con la mia band. Anche se secondo me quello che faccio io adesso è inesatto chiamarlo crossover. Il crossover, come ogni genere, ha i suoi particolari ed i suoi accenti in cui francamente non mi sento di rientrare completamente. Non è che se metti la batteria (come fa Salmo durante i suoi live) automaticamente è crossover. I Beasty Boys ad esempio all’inizio usavano gli strumenti ma questo non faceva di loro un gruppo crossover. C’è anche una parte in cui io suono la chitarra, ma lo faccio per dieci minuti… non è preponderante. Penso però, come il crossover, di essere un miscuglio di diverse influenze e stili e, in questo senso, l’accostamento ci può stare.”

“Dipende dalle città. Ad esempio a Madrid una fetta del pubblico era spagnola, mentre a Barcellona invece erano quasi esclusivamente italiani. Io lo sapevo che non avrei trovato un pubblico di stranieri ma basta che un italiano si porti un amico straniero e si riesce a creare una bella situazione anche per avere un feedback diverso dal solito.”