“Finché non prenderai coscienza l'inconscio governerà la tua vita.
E tu lo chiamerai destino.”

Ultimo aggiornamento 02 Agosto 2024. Storia
Carl Gustav Jung frase: “Finché non prenderai coscienza l'inconscio governerà la tua vita.
E tu lo chiamerai destino.”
Argomenti
vita , coscienza , destino , inconscio
Carl Gustav Jung photo
Carl Gustav Jung 130
psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero 1875–1961

Citazioni simili

Karl Kraus photo

“Spiegare l'inconscio è un bel compito per la coscienza. L'inconscio non fa sforzi e al massimo riesce a confondere la coscienza.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Detti e contraddetti

Jane Roberts photo
Carl Gustav Jung photo
Daisetsu Teitarō Suzuki photo
Peter Altenberg photo

“Hanno nostalgia dell'inconscio soltanto coloro i quali in coscienza sanno una cosa sola: che erano e sono rimasti degli asini!”

Peter Altenberg (1859–1919) scrittore, poeta e aforista austriaco

Origine: Favole della vita, p. 259

Carl Gustav Jung photo

“La mia vita è la storia di un'autorealizzazione dell'inconscio.”

Carl Gustav Jung (1875–1961) psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero

da Ricordi, sogni, riflessioni
Ricordi, sogni, riflessioni

Carl Gustav Jung photo

“Alla resa dei conti il fattore decisivo è sempre la coscienza, che è capace di intendere le manifestazioni dell'inconscio e di prendere posizione di fronte ad esse.”

Carl Gustav Jung (1875–1961) psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero

da Ricordi, sogni, riflessioni
Ricordi, sogni, riflessioni

Tom Cruise photo

“Tu pensi che un uomo può cambiare il suo destino?
- Nathan: Io penso che un uomo fa ciò che può finché il suo destino si rivela.”

Tom Cruise (1962) attore e produttore cinematografico statunitense

Film L'ultimo samurai

Edouard Claparéde photo
Carl Gustav Jung photo

“Distinguo quindi fra l'Io e il Sé, in quanto lIo è solo il soggetto della mia coscienza, mentre il Sé è il soggetto della mia psiche totale, quindi anche quella inconscia […]. Nelle fantasie inconsce il Sé appare spesso come una personalità di grado superiore o ideale: così Faust in Goethe e Zarathustra in Nietzsche.”

Ma, nello studiare la filosofia delle Upanishad, in noi cresce l'impressione che il completamento di questo percorso non è proprio il più semplice dei compiti. La nostra arroganza occidentale verso queste intuizioni del pensiero indiano è un segno della nostra barbara natura, che non ha il più remoto sentore della sua straordinaria profondità e sorprendente accuratezza psicologica. Siamo ancora così ignoranti che abbiamo effettivamente bisogno di leggi dall'esterno, e di una tavola della legge o di un Padre sopra, per mostrarci ciò che è buono e ciò che è giusto fare. E dato che siamo ancora barbari, qualsiasi fiducia nella natura umana ci sembra un naturalismo pericoloso e immorale. Perché questo? Perché sotto la sottile patina della cultura barbara, la belva selvaggia è pronta all'agguato, giustificando ampiamente la sua paura.
But, as we study the philosophy of the Upanishads, the impression grows on us that the attainment of this path is not exactly the simplest of tasks. Our Western superciliousness in the face of these Indian insights is a mark of our barbarian nature, which has not the remotest inkling of their extraordinary depth and astonishing psychological accuracy. We are still so uneducated that we actually need laws from without, and a task-master or Father above, to show us what is good and the right thing to do. And because we are still such barbarians, any trust in human nature seems to us a dangerous and unethical naturalism. Why is this? Because under the barbarian's thin veneer of culture the wild beast lurks in readiness, amply justifying his fear.
Tipi psicologici (1921)
Origine: Citato in A Tribute to Hinduism http://www.hinduwisdom.info/quotes61_80.htm#Q79.

Argomenti correlati