Ef 2,1). La persona morta a causa del peccato era già stata concepita nell'iniquità e dopo un certo tempo il travaglio di morte si è abbattuto su di lei. La nascita nel peccato è una condanna e una vera e propria morte che il peccatore avverte dentro di sé. Ma Cristo ha strappato il peccato dalla viscere del peccatore e così ci ha riscattati da una morte inevitabile. Egli è entrato al posto del peccato nelle profondità del nostro essere e ha preso corpo nella nostra più recondita intimità. La creatura che noi siamo è stata rinnovata: dopo che la morte ha dominato su di noi, ora regna in noi la vita, e il travaglio di morte è stato mutato nella gioia della vita e della liberazione. Cristo si è sottoposto alla morte per salvarci da una simile morte e sta ancora continuando la sua opera di salvezza.
“Scismi ed eresie pesano sempre sopra colpe e peccati dei cristiani.”
L'azione
Hans Urs Von Balthasar 370
presbitero e teologo svizzero 1905–1988Citazioni simili

cap. X, p. 122
Francesco d'Assisi

II, 4, 1-4
Non ego mendosos ausim defendere mores | falsaque pro vitiis arma movere meis. | confiteor — siquid prodest delicta fateri; | in mea nunc demens crimina fassus eo.
Amores

“Il cristiano che vota a sinistra si schiera dalla parte del peccato e del demonio.”
da City, 22 marzo 2006

“Se per nessuno è possibile l'assenteismo sociale, per i cristiani è un peccato di omissione.”
citato in Il Sole 24ore, 17 ottobre 2011
“Era convinto di conoscere l'intero scisma umano.”

“Al di sopra di beghe, pettegolezzi, livori, deve ispirarci la carità cristiana.”
volume 2, p. 67
Marranzini, Volume 2

“La carità non suscita scismi, la carità opera tutto nella concordia.”
Lettera ai Corinzi

XIV, 1; vol. IV, p. 175
Biblioteca storica, Libro XIV