Frasi di Publio Ovidio Nasone
Publio Ovidio Nasone
Data di nascita: 20. Marzo 43 a.C.
Data di morte: 17 d.C.
Altri nomi: Ovidius, Publius Naso Ovidius
Publio Ovidio Nasone, più semplicemente Ovidio , fu un celebre poeta romano tra i maggiori elegiaci.
Lavori
Frasi Publio Ovidio Nasone
„Il «divertirsi» di Ovidio, anche coni mezzi stilistici, non è leggerezza ma una forma di umanità. Le Metamorfosi sono in fondo un poema pervaso da una profonda tristezza; l'affermazione può apparire sorprendente a chi si lasci trasportare, peraltro giustamente, dalla vivacità dei toni e dei colori, dalla piacevolezza del racconto, ma lacrime copiose rigano dappertutto i volti dei personaggi e ogni trasformazione è un dramma piú doloroso della morte vera, per la sua ambiguità, cioè perché, come dice Mirra (X 487), non è né vita né morte. Alla rappresentazione ora piú ora meno fredda, ma sempre partecipe, della sofferenza di chi perde la propria identità, il gioco condotto da Ovidio al livello degli slanci della fantasia e insieme del potere autonomo di suggestione dei mezzi stilistici, compreso quel mezzo che è la fluente sonorità, si affianca come gusto della vita ma anche, mettendo a nudo la «meccanicità» dei sentimenti e delle azioni, come un discreto sorridere sulle curiose e fantastiche cose che accadono al mondo, come una forma di saggezza.“
— Publio Ovidio Nasone, Le metamorfosi
Piero Bernardini Marzolla
Metamorfosi, Citazioni sulle Metamorfosi
„Ti odierò, se potrò; altrimenti ti amerò mio malgrado.“
— Publio Ovidio Nasone, libro Amores
III, 11b, 3
Odero, si potero; si non, invitus amabo.
Amores
„Se poi chi prese i baci non saprà prendere anche il resto, sarà degno di perdere anche quello che gli è stato concesso. Che mancava, dopo i baci, per empire tutti i tuoi voti? Ahimè, questa è imbecillità, non pudore!“
— Publio Ovidio Nasone, libro Ars amatoria
Oscula qui sumpsit, si non et cetera sumpsit, | haec quoque, quae data sunt, perdere dignus erit. | Quantum defuerat pleno post oscula voto? | Ei mihi! Rusticitas, non pudor ille fuit!
Ars Amatoria
„Il punto è che le Metamorfosi sono, sotto i panni della poesia epica, la prima opera narrativa di grande respiro della letteratura occidentale.“
— Publio Ovidio Nasone, Le metamorfosi
Piero Bernardini Marzolla
Metamorfosi, Citazioni sulle Metamorfosi
„Questa umanizzazione (o riumanizzazione?) della natura attraverso i miti laicizzati dà una nuova giustificazione alla rivendicazione della validità della fantasia. E la nostra civiltà, una volta scelta per sé una concezione che rimanda al cielo, torna sempre con gioia a ritrovare nelle Metamorfosi questo mondo terreno cosí ricco e vario dove potenze divine e creature umane s'incontrano, dove il favoloso è reale, dove l'affannarsi (lei corpi e della psiche si converte in giochi di forme.“
— Publio Ovidio Nasone, Le metamorfosi
Piero Bernardini Marzolla
Metamorfosi, Citazioni sulle Metamorfosi
„Tutto si trasforma, nulla perisce. Lo spirito vaga e da lí viene qui e da qui va lí e s'infila in qualsiasi corpo, e dagli animali passa nei corpi umani e da noi negli animali, e mai si consuma. […]
E poiché ormai mi sono slanciato su questo vasto mare e corro a vele spiegate col vento in poppa: in tutto il mondo non c'è cosa che duri. Tutto scorre, e ogni fenomeno ha forme errabonde.“
— Publio Ovidio Nasone, Le metamorfosi
Pitagora; XV, 165; 1994, p. 613
Metamorfosi
„Lasciamo ai vecchi conoscere il diritto ed esaminare che cos'è permesso e che cos'è empio e non empio e rispettare le sottili distinzioni delle leggi. Alla nostra età si conviene essere temerari, in amore. Ancora non sappiamo che cosa sia lecito, e crediamo che tutto sia lecito e seguiamo l'esempio dei grandi dèi.“
— Publio Ovidio Nasone, Le metamorfosi
IX, 554; 1994, p. 371
Iuta senes norint, et quid liceatque nefasque | fasque sit inquirant, legumque examina servent. | Conveniens Venus est annis temeraria nostris; | quid liceat nescimus adhuc, et cuncta licere | credimus, et sequimur magnorum exempla deorum.
Metamorfosi
„Donne pure sono soltanto quelle che non sono state desiderate. Un uomo che si adira per gli amori di sua moglie, è uno zotico.“
Origine: Citato in Jim Bishop, Il giorno in cui Cristo morì, traduzione di Maria Satta, Garzanti, 1958.
„Ma a che le giovò aver partorito due gemelli ed essere piaciuta a due dèi e avere per padre un gran guerriero e per nonno un fulgido astro? Non nuoce molte volte anche la gloria?“
— Publio Ovidio Nasone, Le metamorfosi
XI, 318; 1994, p. 443
Quid peperisse duos et dis placuisse duobus et | forti genitore et progenitore comanti | esse satam prodest? An obest quoque gloria multis?
Metamorfosi
„Turpe è il vecchio che vuol ancora militare sotto le insegne di Cupido, turpe cosa è l'amore nei vecchi.“
I, IX, 4; citato in Fumagalli 1921
„Finché sarai felice, conterai molti amici, ma se i tempi si fanno più grigi, sarai solo.“
I, 1, vv. 39-40
Variante: Finché sarai felice, conterai molti amici; ma se il tempo si rannuvolerà, resterai solo.
„Consuma il tempo secondo il capriccio della tua donna!“
— Publio Ovidio Nasone, libro Ars amatoria
Arbitrio dominae tempora pede tuae!
Ars Amatoria
„Spogliati dell'orgoglio, tu che desideri godere di un amore durabile!“
— Publio Ovidio Nasone, libro Ars amatoria
Exue fastus, | curam mansuri quisquis amoris habes!
Ars Amatoria
„Quel santo e venerabile nome dell'amicizia.“
lib. I, el. VIII, v. 15