Frasi di Hans Urs Von Balthasar
Hans Urs Von Balthasar
Data di nascita: 12. Agosto 1905
Data di morte: 26. Giugno 1988
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Hans Urs von Balthasar è stato un presbitero e teologo svizzero.
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Frasi Hans Urs Von Balthasar
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„Giovanni, il quale attraverso una lunga e profonda meditazione riconosce nel suo Vangelo Gesù come il Logos di Dio, nelle sue lettere addita, via del tutto da se stesso, Cristo e alla fine nella visione dell'Apocalisse, che unisce l'Antico e il Nuovo Testamento, a partire dal divino Agnello immolato, svolge l'intero dramma della salvezza [... ].“
— Hans Urs Von Balthasar
p. 80
„Che il "sistema" della Gerusalemme celeste corrisponda ad una "matematica" infinita, non comprensibile umanamente è mostrato anche da quelle parti del Commento all'Apocalisse, che si occupa dei numeri. E la grandiosa finale di questo commento con l'interpretazione della città celeste mostra a sua volta che tutti questi numeri sono forme della carità infinita, proprio come tutto ciò che è raffigurabile nella Chiesa terrena, considerato a fondo, è forma cristallizzata della carità divina solo per noi peccatori.“
— Hans Urs Von Balthasar
p. 50
„Una nota ancora sulla Johannesverlag, che venne fondata nel 1947 anzitutto per la pubblicazione delle opere di A. von Speyr [... ]. Dal 1950 cercammo di ampliare il programma raccogliendo [... ] scritti che si potevano aggiungere armonicamente al nostro pensiero teologico-spirituale. [... ] Da questa linea-guida l'editrice che è costantemente da ampliare non è finora receduta: essa cerca, sia con la presentazione di quanto è valido e assimilabile nell'immensa tradizione cristiana per il lettore odierno (perciò mediante abbreviazioni o traduzioni di brani scelti), come pure mediante la stampa di contemporanei a noi affini, di svegliare e approfondire il sensorio per l'universalità e la cattolicità della realtà cristiana. Naturalmente vi confluiscono diverse voci, non tutto ha fatto in egual modo buona prova, certe cose esaurite non si poteva o non si doveva pubblicarle di nuovo, ma l'orchestra variopinta poté sempre produrre una sinfonia unitaria. Da molti l'intenzione dell'editrice è stata chiaramente riconosciuta e adeguatamente anche apprezzata.“
— Hans Urs Von Balthasar
p. 74
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„Adrienne lo sperimenta misticamente con particolare intensità: il reciproco essere-aperti di cielo e terra non è estraneo a nessun vero credente; il libretto Gebetserfahrung [... ], in cui si esperimenta molto della vita intima di preghiera di Adrienne, mostra che i passaggi tra la preghiera "ordinaria" e "mistica" sono spesso fluttuanti, come lo si può accertare anche secondo la dottrina dei Padri e dell'Aquinate riguardo i doni dello Spirito Santo. Che gli accessi al cielo dalla terra siano così numerosi, che l'"aldilà" non sia lontano da noi, ma del tutto presente, è per il nostro tempo un messaggio particolarmente significativo. Per l'uomo si tratta di incontrare nella propria vita il Dio vivo e di resistere allo shock di tale incontro. Egli deve lasciarsi prendere da Dio (di nuovo in un consenso fondamentale) e nascondersi in lui, dare alla parola di Dio il sovrappeso sulla propria verità e lasciarsi dare il tono da Dio, insieme a tutti i propri affari e preoccupazioni terrene. Allora vive nella preghiera, nella gioia e nella verità. Questo è il tema del libretto: Der Mensch vor Gott [... ].“
— Hans Urs Von Balthasar
p. 38
„Nell'opera teologica complessiva di Adrienne esistono parti singole che, avulse dal contesto, potrebbero risultare talvolta strane. I suoi lettori sono vivamente pregati di non perdere di vista, in certe affermazioni particolari, l'insieme della sua teologia; l'intima coerenza di tutte le parti diventerà evidente quanto più si verrà a conoscere quest'insieme.“
— Hans Urs Von Balthasar
p. 14
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„Ella vorrà molto bene ad Emil Dürr per la sua distinzione e il suo amore, e sarà assai sconvolta per la sua morte precoce, ma il nucleo del suo matrimonio ella lo vede così: «... che si è creati per ciò che Dio vuole e non per ciò che io voglio. [... ]» (G 241). Il secondo matrimonio con Werner Kaegi si presentò, nonostante l'«intensissima riflessione» (G 296), nuovamente in una specie di sorpresa (G 298), nuovamente la parte principale fu quella della compassione: «Avevo in modo del tutto impersonale l'impressione che lui avesse bisogno di una donna. E vorrebbe il bene, ma è così insicuro nella vita. All'idea che ha bisogno di me come donna non sono mai arrivata» (G 297). E un po' dopo: «Egli aveva bisogno di una donna; e se già mi ama, perché non dovrebbe avere me? E poi ci sono i figli (dal primo matrimonio di Emil)...» (G 299). L'unione a dispetto di un vero affetto non sarà molto facile. Il matrimonio non viene consumato, così che più tardi A. potrà fare il voto di verginità. Ma senza l'amichevole ospitalità di Werner Kaegi non sarebbero mai stati possibili il mio lavoro con A. e poi la mia dimora in Münsterplatz.“
— Hans Urs Von Balthasar
pp. 24-25
„L'opera di Adrienne von Speyr è basata su alcuni presupposti. Essi sono essenzialmente i seguenti: 1) l'autore dell'Apocalisse è il discepolo prediletto Giovanni, che l'ha scritta come sua ultima opera dopo il Vangelo e le lettere; 2) le sue affermazioni vanno prese sul serio. Egli ha realmente visto quel che dice d'aver contemplato, e l'ha visto precisamente nel modo in cui lo riferisce: perciò non ha finto né il fatto del rapimento, perché una cosa del genere fa parte del modo di esprimersi del genere letterario apocalittico, né ha fatto ricorso a forme e immagini letterarie esistenti, magari per esprimere un'estasi effettiva; la sua opera è originaria ed autonoma. Essa, qualora qui si possa seriamente parlare di un genere letterario, costituisce al riguardo l'analogatum princeps; se l'Apocalisse conclude la serie delle visioni e predizioni bibliche genuine, allora queste (soprattutto in Ezechiele e Daniele) nell'economia salvifica divina erano orientate alla "rivelazione" conclusiva "di Gesù Cristo concessagli da Dio". Erano predizioni preparatorie e parziali di quanto Dio volle ora rivelare per mezzo di Cristo ai suoi servi nella Chiesa e che manifestò "inviando il suo angelo al suo servo Giovanni“
— Hans Urs Von Balthasar
Ap 1,1).