“Finché l'uomo avrà occhi, avrà respiro, | vive la mia parola, e in lei sei vivo.”

“Ora, mio adorato, mi bevi | le parole dal respiro | finché ammutolisco -.”

Nelly Sachs (1891–1970) poetessa e scrittrice tedesca

Il contorno
Al di là della polvere

“Io sono vivo, ma non vivo perché respiro, | mi sento vivo solo se sfilo la stilo e scrivo.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Jodellavitanonhocapitouncazzo, n. 14
Verità supposte

“Finché avrai ancora un respiro, combatti. Tu respiri. Continua a respirare.”

Leonardo DiCaprio (1974) attore e produttore cinematografico statunitense

Film Revenant - Redivivo

“Un uomo troppo lineare e imperturbabile, senza contraddizioni, errori, ripensamenti, collere ed entusiasmi, è una statua che vive, respira e cammina.”

Giuseppe Tobia

“Tu sei la mia vita altro io non ho, | Tu sei la mia strada la mia verità. | Nella tua parola io camminerò, | finché avrò respiro, |fino a quando tu vorrai. | Non avrò paura sai, |se Tu sei con me: | io ti prego resta con me.”

Pierangelo Sequeri (1944) teologo, scrittore e musicista italiano

da Symbolum '77
In cerca d'Autore

“Finché l'uomo si considera importante i suoi occhi sono ciechi, incapaci di vedere il Cielo.”

Isaac Bashevis Singer libro Racconti

Nonno e nipote; 2005, p. 802
Racconti

“Finché il colore della pelle di un uomo | non sarà più importante del colore dei suoi occhi, | io dico guerra.”

Bob Marley (1945–1981) cantautore giamaicano

Rastman Vibrations

“L'uomo vive nelle tenebre. Finché un bel giorno la nebbia si dissolve, ma a quel punto la luce non gli serve più a molto.”

Sándor Márai libro Confessioni di un borghese

Confessioni di un borghese

“Si vive di vasti occhi neri | pietre che tagliano l'aria | schiacciando lacrime con la calma d'inverno nel sorriso | Si vive della parola che ripiega | di un punto oscuro da cui tutto si dispiega.”

Ennio Rega (1953) cantautore e compositore italiano

da Lavoro studio sviluppo
Lo scatto tattile

“L'uomo costruisce case perché è vivo, ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo.”

Daniel Pennac (1944) scrittore francese