
“Nome d'Amor gli diedero | Le cieche genti, e piacque.”
da L'amor pellegrino, p. 251
Origine: Amor peregrino, p. 25
“Nome d'Amor gli diedero | Le cieche genti, e piacque.”
da L'amor pellegrino, p. 251
Ishamael: prologo
La ruota del tempo. L'occhio del mondo
“Popol, che per amor d'ozio e di pane | Tien fede all'oppressore, è popol cane.”
Frecciate
vv. 326-334
La sifilide; ossia del morbo gallico
Variante: Mio Padre a Nola, io a Venosa nacqui, | L'una origin mi diè, l'altra la cuna, | E che ne' versi miei talor non tacqui. | È nobil patria l'una e l'altra; e l'una | E l'altra un tempo fu possente e grande; | Ma così regge il mondo la fortuna.
Origine: Citato in Carlo Antonio de Rosa, Ritratti poetici di uomini di lettere del regno di Napoli, stamperia e cartiera del Fibreno, Napoli 1834.
“Il nome, Roma, senti come suona bene e poi se lo capovolgi diventa Amor.”