“Le truppe del faraone riuscirono così ad assediare 330 principi, ciascuno alla testa del suo esercito, sempre che sia vero ciò che è scritto u di una stele eretta in seguito a Nàpata, in Nubia, a confini meridionali dell'impero.”

"Commandos" ovvero la guerra lampo nella storia dell'umanità

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“La lingua egizia altro non è che il copto scritto con geroglifici, e per dire con maggiore esattezza, il copto non è altro che la lingua degli antichi faraoni scritta, come abbiam detto più sopra, con lettere greche.”

Georg Ebers (1837–1898) egittologo e romanziere tedesco

Vol. II, Risorgimento dell'antichità egiziana, p. 52
L'Egitto antico e moderno

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“Gli esploratori [europei], ovviamente, scoprirono anche Stati ed imperi pienamente sviluppati, governati da despoti e da classi dirigenti e difesi da eserciti permanenti. Furono questi gli imperi che con le loro città, i monumenti, i palazzi e i tesori spinsero tutti i Marco Polo e i Cristoforo Colombo oltre i deserti e gli oceani. V'era la Cina, il più grande impero del mondo, uno stato ampio e sofisticato i cui governanti schernivano i "barbari dalle facce rosse" [gli europei], supplicanti da piccoli regni oltre i confini del mondo civilizzato. E v'era l'India, un paese dove le vacche erano venerate e il fardello dell'esistenza veniva distribuito in misura ineguale secondo i meriti di ciascun'anima nella sua precedente incarnazione. Vi erano poi gli stati e gli imperi americani primitivi, mondi a parte, ciascuno con le sue arti e le sue religioni caratteristiche: gli Incas, con le loro grandi fortezze di pietra, i ponti sospesi, i granai sempre pieni e l'economia controllata dallo Stato; gli Aztechi, con i loro dei assetati di sangue, nutriti di cuori umani, e la loro incessante ricerca di nuove vittime sacrificali. E infine vi erano gli Europei stessi, con le loro proprie caratteristiche esotiche: pronti a combattere in nome di un Principe della Pace, sempre a comprare e vendere per realizzare profitti, molto più potenti della loro consistenza numerica, grazie all'abile padronanza delle arti meccaniche e dell'ingegneria.”

Marvin Harris (1927–2001) antropologo statunitense

Cannibali e Re

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