“Su quella costa normanna, a un'ora così mattutina, non avevo bisogno di nessuno. La presenza dei gabbiani mi disturbava: li feci fuggire a sassate. E udendo i loro gridi, di uno stridore soprannaturale, capii che proprio quello mi occorreva, che solo il sinistro poteva calmarmi, e che proprio per incontrarlo mi ero alzato prima dell'alba.”
L'inconveniente di essere nati
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Datemi il fulgido sole silente, 1, p. 395
Foglie d'erba, Rulli di tamburo

“Le città dei Greci sono come nidi di gabbiani attaccati alle rocce della costa.”
Arete; p. 48
Il tiranno

da Giovanni telegrafista, n. 4
Vengo anch'io. No, tu no