“La musica ungherese, tzigana, mi commuove profondamente. Io sono un miscuglio di ungherese e di rumeno. Il popolo rumeno, curiosamente, è il popolo più fatalista del mondo.”

—  Emil Cioran

Un apolide metafisico: conversazioni

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Emil Cioran 540
filosofo, scrittore e saggista rumeno 1911–1995

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“Il primo ministro ungherese [Viktor Orbán] è un abile demagogo, e gli ungheresi sono molto suscettibili al fascino degli agitatori nazionalisti.”

Gwynne Dyer (1943) Giornalista canadese

Origine: Da La democrazia illiberale di Viktor Orbán http://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2015/02/24/la-democrazia-illiberale-di-viktor-orban, Internazionale.it, traduzione di Andrea Sparacino, 24 febbraio 2015.

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“Io Pázmán}} che nel cielo intendo la verità genuina | sto davanti a dio come un convertitore convertito, | e proclamo una sapienza nuova, ascoltala, popolo ungherese, e accoglila nel cuore: | la religione più sacra è la patria e l'umanità.”

Mihály Vörösmarty (1800–1855) poeta ungherese

Origine: Citato in Paolo Ruzicska, Storia della letteratura ungherese, Nuova Accademia Editrice, Milano, 1963, capitolo XLIX, p. 596.

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“Non basta aver talento. Devi anche essere ungherese.”

Robert Capa (1913–1954) fotografo ungherese

citato in Mario Dondero, Lo scatto umano

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“Hagi è un nobile, così importante per il calcio rumeno che mi è mancato solo vederlo giocare in groppa a un cavallo bianco.”

Jorge Valdano (1955) dirigente sportivo, allenatore di calcio e ex calciatore argentino

Origine: Il sogno di Futbolandia, p. 115

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“Qui le lacrime sono più salate | e diversa è anche la cattiva sorte: | sono mille volte Messia | i Messia ungheresi.”

Endre Ady (1877–1919) poeta ungherese

da I Messia ungheresi, p. 49
In Poesia ungherese del Novecento

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“L'ungherese è non solo lingua isolata ma addirittura non indoeuropea né slava, sibbene della stessa famiglia del turco: e fortuna che il nazionalismo turco, adombrato da altri e più vasti crimini e problemi, non abbia ancora scoperto la «nativa musicalità» della sua lingua: fortuna, dico, per la musica e per noi suoi disgraziati storici.”

Paolo Isotta (1950–2021) critico musicale e scrittore italiano

Origine: Da Barbablù, mistero di lacrime e sangue https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/13/BARBABLU_MISTERO_LACRIME_SANGUE_co_9_080313077.shtml, Corriere della Sera, 13 marzo 2008, p. 49.

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