“Mi lascio in giro, da sciattona, | pezzi di me, momenti che ho amato: | li lascio lì dove | cadono, si stropiccino, se vogliono. | So come farli camminare | e respirare di nuovo.”
da Sciattona, in Slattern
Kate Clanchy 4
scrittrice britannica 1965Citazioni simili

“Bene lascia che il sole splenda, lascia che piova, lascia che i cuori spezzati amino di nuovo”
The River

“L'assenza dell'essere amato lascia dietro di sé un lento veleno che si chiama l'oblio.”
da Et tout le reste n'est rien; citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013

“C’è un momento per lavorare, e uno per amare. Il che non lascia altro tempo a disposizione.”

Attraversai una volta una città popolosa, p. 136
Foglie d'erba, Figli d'Adamo
Origine: Questa è probabilmente l'unica poesia amorosa di Whitman che sembra rivelare un'emozione sincera per una donna. Molti biografi infatti si avvalsero di questa poesia e della presunta passione per una donna conosciuta a New Orleans per respingere le accuse di omosessualità, spesso indirizzate nel corso degli anni al poeta. Nel manoscritto originale tuttavia la poesia era rivolta ad un uomo: «Attraversai una volta una città popolosa, imprimendomi nel cervello, per più tardi servirmene, gli aspetti, le architetture, gli usi, le tradizioni, | ebbene adesso di tutta quella città ricordo appena un uomo che, per amore mio, vagabondò con me, | un giorno dopo l'altro, una notte dopo l'altra stavamo insieme tutto il resto da tempo l'ho dimenticato, | ricordo, ripeto, soltanto un uomo rude e semplice, che quando partii mi tenne per mano tanto a lungo, con labbra tremanti tristi, silenziose.» Secondo molti questo è un esempio lampante dell'autocensura di Whitman: il poeta modificò composizioni ispirate dalla passione omoerotica per esaltare sensazioni e passioni a lui estranee nell'ambito dell'amore eterosessuale. Franco Buffoni, Prefazione, p. XII e Note, p. 726.