“Perché, caro B***? Perché la vocazione a dividerci sempre e su tutto per il nostro «particulare», come lo chiamava Guicciardini, noi italiani ce la portiamo nel sangue, e non c'è legge che possa estirparla.”

18 aprile 1998
Corriere della Sera, La stanza di Montanelli – rubrica

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 14 Settembre 2021. Storia
Argomenti
aprile , italiano , legge , sangue , vocazione , caro
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Indro Montanelli 460
giornalista italiano 1909–2001

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Cesare Prandelli (1957) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Morto Mennea, Sara Simeoni: "Se n'è andato un pezzo della mia vita" http://www.repubblica.it/sport/vari/2013/03/21/news/reazioni_morte_mennea-55036477/, Repubblica.it, 21 marzo 2013.

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“La vocazione alla religione è la maggior gratia che Dio possa fare a suoi eletti dopo il battesimo.”

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Carlo Azeglio Ciampi (1920–2016) 10º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Dal Giuramento e messaggio al Parlamento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel giorno del suo insediamento, 18 maggio 1999. Riportato in CarloAzeglioCiampi.it http://www.carloazegliociampi.it/71?resource_1681=109.

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Non vorrebbero profetizzare, ma sono vocati, chiamati, quasi costretti da Dio: e devono andare a predicare loro malgrado. Così è anche degli scrittori che valgono qualche cosa. Non vorrebbero scrivere (non, almeno, di quel determinato argomento) e lottano contro l'impulso che li spinge a prendere la penna in mano – ma non possono farne a meno. Ci sono invece di quelli che credono di doversi lambiccare il cervello per trovare qualche cosa di cui scrivere. Ma non sono scrittori, sono mestieranti della penna. Il buon Carlino diceva a Saba che lui le poesie le doveva scrivere, come la gallina fa l'uovo; e forse non sapeva quale grandissima lode fosse questa. (da Pensieri amari, in Vocazione letteraria di una famiglia triestina fra '800 e '900, catalogo della mostra, Trieste 10-18 dicembre 1990, a cura di A. I. Fontana e S. Vinci, Tip. Graphis, Trieste, 1990, p. 107.)
Origine: Carlo Cerne, chiamato familiarmente Carletto, commesso della libreria antiquaria di cui Saba era proprietario.
Origine: Citato in Alberto Cavaglion, Il mio poeta. Eugenio Colorni, Umberto Saba e la psicoanalisi; in Cartevive [Periodico dell'Archivio Prezzolini, Biblioteca cantonale Lugano], Anno XX, n.2 (44), dicembre 2009, pp. 131-132.

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