“[Su V per Vendetta] V è un incubo contemporaneo e non mi dispiace affatto essermi nascosto dietro una maschera, che mi ha permesso una recitazione quasi teatrale. La voce diventa tutto, con ogni modulazione di paura, tenerezza, profezie degne di Orwell, ambientate in una moderna e inquietante metropoli. Il mio personaggio è anche un simbolo delle paure collettive del nostro tempo.”

—  Hugo Weaving

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 23 Aprile 2020. Storia

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“Il personaggio di V e la sua relazione con Evey (Natalie Portman) ci ricorda inevitabilmente il Fantasma dell'Opera. V e il fantasma sono entrambi mascherati, si muovono attraverso spazi sotterranei, controllano gli altri attraverso la leva della loro immaginazione e hanno un conto in sospeso. Una differenza, una importante differenza, è che il travestimento del viso di V non si muove (a differenza, ad esempio, dei volti di un cattivo di Batman), ma è una maschera che ha sempre la stessa espressione sorridente. Dietro alla maschera c'è l'attore Hugo Weaving, che ha usato la voce e il linguaggio del corpo per creare un personaggio, ma mi sono ricordato del mio problema con il trenino Thomas: Se qualcosa parla, le sue labbra devono muoversi.”

Roger Ebert (1942–2013) critico cinematografico statunitense

The character of V and his relationship with Evey (Natalie Portman) inescapably reminds us of the Phantom of the Opera. V and the Phantom are both masked, move through subterranean spaces, control others through the leverage of their imaginations and have a score to settle. One difference, and it is an important one, is that V's facial disguise does not move (unlike, say, the faces of a Batman villain) but is a mask that always has the same smiling expression. Behind it is the actor Hugo Weaving, using his voice and body language to create a character, but I was reminded of my problem with Thomas the Tank Engine: If something talks, its lips should move.

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“La «funzione vendetta» è un filo rosso sangue che percorre il cinema fino a oggi. V per Vendetta evoca sistemi oppressivi alla Orwell, ma i propositi di rivalsa del misterioso protagonista sono mossi non solo da ragioni ideali o civili.”

Paolo Di Stefano (1956) scrittore italiano

Origine: Da Quel filo rosso da Mosè a Tarantino. L'eterna sofferenza dei giustizieri https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/novembre/01/Quel_filo_rosso_Mose_Tarantino_co_9_111101033.shtml, Corriere della Sera, 1° novembre 2011.

“[Su V per Vendetta] Pretenzioso e irrisolto nel dialogo, litigioso, il tenebroso ammonimento rimette in circolo la polemica terroristi e-o partigiani con l'efficace regìa di James McTeigue. Natalie Portman si fa radere il cranio per la causa e Hugo Weaving porta la sua inquietante maschera: è la solitudine, bellezza.”

Maurizio Porro (1942) critico cinematografico italiano

Origine: Da Le pagelle https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/marzo/17/pagelle_co_9_060317105.shtml, Corriere della Sera, 17 marzo 2006, p. 52.

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“[Su V per Vendetta] Un adattamento toglie sempre qualcosa all'originale, ma è riuscito quando, come in questo caso, elabora ed aggiunge. Ed è davvero una bella idea che la gente arrivi ad usare la maschera di V, dopo aver ritrovato il coraggio di opporsi a un potere ingiusto.”

David Lloyd (1950) fumettista inglese

Origine: Citato in Luca Raffaelli Arriva V, il terrorista buono contro l' Inghilterra fascista http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/17/arriva-il-terrorista-buono-contro.html, la Repubblica, 17 marzo 2006.

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