
Origine: Il lavoro intellettuale come professione, p. 29
Origine: Dalla trasmissione Ideas; citato in Ivan Illich, Pervertimento del cristianesimo: Conversazioni con David Cayley su vangelo, chiesa, modernità, a cura di Fabio Milana, traduzione di Aldo Serafini, Quodlibet, Macerata, 2012, p. 100. ISBN 978-88-7462-431-7
Origine: Il lavoro intellettuale come professione, p. 29
“Quello che mi ha sempre impressionato dei profeti della Bibbia è la vocazione.”
Non vorrebbero profetizzare, ma sono vocati, chiamati, quasi costretti da Dio: e devono andare a predicare loro malgrado. Così è anche degli scrittori che valgono qualche cosa. Non vorrebbero scrivere (non, almeno, di quel determinato argomento) e lottano contro l'impulso che li spinge a prendere la penna in mano – ma non possono farne a meno. Ci sono invece di quelli che credono di doversi lambiccare il cervello per trovare qualche cosa di cui scrivere. Ma non sono scrittori, sono mestieranti della penna. Il buon Carlino diceva a Saba che lui le poesie le doveva scrivere, come la gallina fa l'uovo; e forse non sapeva quale grandissima lode fosse questa. (da Pensieri amari, in Vocazione letteraria di una famiglia triestina fra '800 e '900, catalogo della mostra, Trieste 10-18 dicembre 1990, a cura di A. I. Fontana e S. Vinci, Tip. Graphis, Trieste, 1990, p. 107.)
Origine: Carlo Cerne, chiamato familiarmente Carletto, commesso della libreria antiquaria di cui Saba era proprietario.
Origine: Citato in Alberto Cavaglion, Il mio poeta. Eugenio Colorni, Umberto Saba e la psicoanalisi; in Cartevive [Periodico dell'Archivio Prezzolini, Biblioteca cantonale Lugano], Anno XX, n.2 (44), dicembre 2009, pp. 131-132.
“Beppe è un profeta, ha quasi sempre ragione.”
“Se è difficile essere profeti in patria all'estero è quasi impossibile.”
Parte prima, Prologo, p. 14
Il segno di Giona
Origine: Citato in John Ruskin, Le pietre di Venezia, traduzione di A. Tomei, Vallecchi, 1974.