“Sia per come ha vissuto, sia per come ha parlato pubblicamente nel corso di una carriera di quasi cinquant'anni, Ivan Illich ha assunto una posizione di estraneità ai moderni assiomi. La sua denuncia della modernità è stata così appassionata e la sua critica così penetrante che molti hanno pensato a lui come a un profeta, alla voce di uno che grida nel deserto, come gli antichi profeti. Ma Illich respinge cortesemente questo titolo, preferendo, egli dice, la vocazione dell'amico.”

Origine: Dalla trasmissione Ideas; citato in Ivan Illich, Pervertimento del cristianesimo: Conversazioni con David Cayley su vangelo, chiesa, modernità, a cura di Fabio Milana, traduzione di Aldo Serafini, Quodlibet, Macerata, 2012, p. 100. ISBN 978-88-7462-431-7

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“[…] la cattedra non è per i profeti e i demagoghi. Al profeta e al demagogo è stato detto: "Esci per le strade e parla pubblicamente". Parla, cioè, dov'è possibile la critica.”

Max Weber (1864–1920) economista, sociologo, filosofo e storico tedesco

Origine: Il lavoro intellettuale come professione, p. 29

“Quello che mi ha sempre impressionato dei profeti della Bibbia è la vocazione.”

Giorgio Voghera (1908–1999) scrittore italiano

Non vorrebbero profetizzare, ma sono vocati, chiamati, quasi costretti da Dio: e devono andare a predicare loro malgrado. Così è anche degli scrittori che valgono qualche cosa. Non vorrebbero scrivere (non, almeno, di quel determinato argomento) e lottano contro l'impulso che li spinge a prendere la penna in mano – ma non possono farne a meno. Ci sono invece di quelli che credono di doversi lambiccare il cervello per trovare qualche cosa di cui scrivere. Ma non sono scrittori, sono mestieranti della penna. Il buon Carlino diceva a Saba che lui le poesie le doveva scrivere, come la gallina fa l'uovo; e forse non sapeva quale grandissima lode fosse questa. (da Pensieri amari, in Vocazione letteraria di una famiglia triestina fra '800 e '900, catalogo della mostra, Trieste 10-18 dicembre 1990, a cura di A. I. Fontana e S. Vinci, Tip. Graphis, Trieste, 1990, p. 107.)
Origine: Carlo Cerne, chiamato familiarmente Carletto, commesso della libreria antiquaria di cui Saba era proprietario.
Origine: Citato in Alberto Cavaglion, Il mio poeta. Eugenio Colorni, Umberto Saba e la psicoanalisi; in Cartevive [Periodico dell'Archivio Prezzolini, Biblioteca cantonale Lugano], Anno XX, n.2 (44), dicembre 2009, pp. 131-132.

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“A dopo ci pensa Dio. Ma, perché i fatti abbiano un monito ed orientino, occorre che essi siano preceduti dalla voce del profeta.”

Primo Mazzolari (1890–1959) presbitero, scrittore e partigiano italiano

Lettere al mio parroco

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“Un monaco può sempre legittimamente paragonarsi ad un profeta, perché i monaci sono gli eredi dei profeti.”

Thomas Merton (1915–1968) scrittore e religioso statunitense

Parte prima, Prologo, p. 14
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“Ruskin è un profeta, anche se è stato un grande peccatore, e un profeta inascoltato per quel che vi è di più essenziale nella sua parola.”

Lionello Venturi (1885–1961) critico d'arte e storico dell'arte italiano

Origine: Citato in John Ruskin, Le pietre di Venezia, traduzione di A. Tomei, Vallecchi, 1974.

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