“Dannazione, no. Non c'è nessuno negli affari abbastanza forte da spaventarmi.”

“Gli affari di tutti non sono gli affari di nessuno.”

Thomas Macaulay (1800–1859) storico e politico britannico

“Il calcio è un grande mistero, senza nessun punto fermo. I ragazzini di Bahia hanno messo a giocare in porta Bruno Conti, per loro non era abbastanza forte. Conti, il campione del mondo.”

Dirceu (1952–1995) calciatore brasiliano

“Non metto il naso negli affari altrui e gradirei che nessuno lo mettesse nei miei.”

Elton John (1947) cantautore, compositore e musicista britannico

citato in Corto circuito, Intrepido, n. 36, settembre 1973

“Sapete cos’è il talento? La dannazione dell’aspettativa.”

Stephen King (1947) scrittore e sceneggiatore statunitense

“E la vita è un po' più forte del tuo dirle "grazie no."”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Il giorno di dolore che uno ha, n. 1
Su e giù da un palco (disco 1)

“C'è già poco da fidarsi di un uomo, quando non lo si conosce, e non credo che si possa mai arrivare a conoscere una donna abbastanza bene per trattare con lei questioni d'affari.”

Rex Stout libro Sei per uno

Origine: Sei per uno, p. 198

“Non senza ragione si dice che chi non si sente abbastanza forte di memoria deve evitare di essere bugiardo.”

Michel De Montaigne (1533–1592) filosofo, scrittore e politico francese

“Tutti sanno che un uomo d'affari rovinato è molto più ben provvisto, in quanto ad agi materiali, di un uomo che non è mai stato ricco abbastanza, per avere occasione d'andare in rovina.”

Bertrand Russell libro La conquista della felicità

cap. III; 1969, p. 43
La conquista della felicità

“La forte ammirazione è libera dall'invidia. Qualunque amore no.”

Cesare Viviani (1947) poeta e scrittore italiano

Pensieri per una poetica della veste

“Ma che importa l'eternità della dannazione a chi ha trovato, in un secondo, l'infinito del piacere?”

Charles Baudelaire libro Lo spleen di Parigi

Il cattivo vetraio
Lo spleen di Parigi
Variante: Ma che importa l'eternità della dannazione a chi ha trovato, in un secondo, l'infinito del piacere?