Frasi di Bertrand Russell
Bertrand Russell
Data di nascita: 18. Maggio 1872
Data di morte: 2. Febbraio 1970
Altri nomi: Bertrand Arthur William Russell
Bertrand Arthur William Russell è stato un filosofo, logico, matematico, attivista e saggista britannico.
Fu anche un autorevole esponente del movimento pacifista e un divulgatore della filosofia. In molti hanno guardato a Russell come a una sorta di profeta della vita creativa e razionale; al tempo stesso la sua posizione su molte questioni fu controversa. Russell è stato avvicinato alle correnti filosofiche del razionalismo, dell'antiteismo e del neopositivismo.
Lavori
Frasi Bertrand Russell
„Non credo che un pavone invidi la coda di un altro pavone, poiché ogni pavone è persuaso d'avere la coda più bella del mondo. La conseguenza di ciò è che i pavoni sono uccelli pacifici.“
— Bertrand Russell, libro La conquista della felicità
cap. VI; 1969, pp. 85-86
La conquista della felicità
„Per sopportare bene le disgrazie quando avvengono, è saggio aver coltivato in momenti migliori una certa varietà di interessi, di modo che la mente possa trovare pronto qualche luogo indisturbato che le offra altre associazioni di idee ed altre emozioni, diverse da quelle che rendono difficilmente sopportabile il presente.“
— Bertrand Russell, libro La conquista della felicità
cap. XV; 1969, p. 218
La conquista della felicità
„Essere capaci di riempire intelligentemente le ore di ozio è l'ultimo prodotto della civiltà, e al giorno d'oggi pochissime persone hanno raggiunto questo livello.“
— Bertrand Russell, libro La conquista della felicità
cap. XIV; 1969, p. 198
La conquista della felicità
„Nessuna regola, per quanto saggia può sostituire l'affetto e il tatto“
— Bertrand Russell, libro Elogio dell'ozio
In Praise of Idleness and Other Essays
„Gli uomini che sono infelici, come gli uomini che dormono male, ne menano sempre vanto.“
— Bertrand Russell, libro La conquista della felicità
cap. I; 1969, p. 23
La conquista della felicità
„Spinoza intende liberare gli uomini della tirannide della paura. «Un uomo libero pensa alla morte meno che a qualsiasi altra cosa; e la sua saggezza è una meditazione non sulla morte, ma sulla vita.» Spinoza visse completamente in accordo con il suo precetto. L'ultimo giorno della sua vita era del tutto calmo, non esaltato come Socrate nel Fedone, ma conversava, come avrebbe fatto in qualsiasi altro giorno, intorno a questioni che interessavano il suo interlocutore. A differenza di altri filosofi, non solo credeva alle proprie dottrine, ma le metteva in pratica; non so di nessuna occasione in cui, malgrado le più forti provocazioni, Spinoza si sia abbandonato a quell'animosità o a quell'ira che la sua etica condannava. Nelle controversie era cortese e ragionevole, non insultava mai, e faceva del suo meglio per persuadere.“
— Bertrand Russell, libro Storia della filosofia occidentale
Spinoza, pp. 751-752
Storia della filosofia occidentale
„Le idee eugenetiche sono basate sulla ineguaglianza degli uomini, mentre la democrazia è basata sulla loro uguaglianza.“
— Bertrand Russell, libro Matrimonio e morale
Origine: Matrimonio e morale, p. 201
„Un uomo non ha il permesso di esercitare la medicina se non conosce il corpo umano, ma un finanziere può operare liberamente senza sapere un bel nulla dei molteplici effetti delle sue attività, salvo, naturalmente, l'effetto controllabile sul suo conto in banca.
Come sarebbe bello un mondo in cui nessuno potesse diventare agente di cambio senza aver superato un esame di economia e di poesia greca, e in cui i politicanti fossero costretti ad avere una profonda ed aggiornata conoscenza della storia e della letteratura moderna!“
— Bertrand Russell, libro Elogio dell'ozio
In Praise of Idleness and Other Essays
„A dispetto del collasso politico, il prestigio di Atene sopravvisse, e per quasi un intero millennio la filosofia vi ebbe il suo centro. Alessandria eclissò Atene nella matematica e nelle scienze, ma Platone e Aristotele avevano reso Atene insuperabile nel campo filosofico. L'Accademia, dove Platone aveva insegnato, sopravvisse a tutte le altre scuole, e resistette, come un'isola di paganesimo, per due secoli dopo la conversione dell'Impero romano al Cristianesimo. Finalmente, nel 529 d. C., fu chiusa da Giustiniano per il suo fanatismo religioso, e le età oscure scesero sull'Europa.“
— Bertrand Russell, libro Storia della filosofia occidentale
Atene e la cultura, p. 99
Storia della filosofia occidentale